CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Intervista un gay, in Egitto multa e condanna a un anno per il conduttore tv

Intervista un gay, in Egitto multa e condanna a un anno per il conduttore tv

Esteri - di Redazione - 21 Gennaio 2019 alle 18:40

Un anno di carcere per aver intervistato un uomo gay: è la condanna inflitta da un tribunale di Giza, in Egitto, al conduttore Mohamed al-Ghiety. Il presentatore televisivo è stato inoltre condannato al pagamento di una multa di 3mila lire egiziane (circa 147 euro) per aver «promosso l’omosessualità», come riferisce la Bbc.

Accusato di «istigazione all’immoralità» e «disprezzo della religione»

Secondo il quotidiano Al Ahram, al-Ghiety sarebbe colpevole anche di «istigazione all’immoralità» e «disprezzo della religione» e la sanzione sarebbe di mille e non 3mila lire. Il tribunale ha poi stabilito che al-Ghiety sarà posto sotto sorveglianza per un altro anno, dopo che avrà finito di scontare la pena. Il verdetto del tribunale di Giza non è definitivo e, dietro una cauzione di mille lire egiziane, la pena può essere sospesa.

Per l’intervista al gay la tv oscurata per due settimane

Il caso è esploso con l’intervista a un uomo, dichiaratamente gay e coperto da anonimato, andata in onda nell’agosto dello scorso anno sull’emittente privata Ltc Tv. Durante la trasmissione l’ospite aveva parlato della sua relazione con un altro uomo e del mondo dei sex worker. Il Consiglio supremo per la regolamentazione dei media aveva subito oscurato per due settimane il canale, accusato di «violazioni della professione». Poi è arrivata la causa intentata dall’avvocato Samir Sabry, che in Egitto ha portato in tribunale anche altre celebrità.

C'è un commento, partecipa alla discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

C'è un commento:

  1. valerie ha detto:

    Contro la democrazia e a favore di regimi incivili? Mi dispiace contraddirvi, ma è la prima cellula impazzita che procura l’inizio della metastasi. Questi buffoni stanno eseguendo un copione studiato e supportato meticolosamente da potenze politiche ed economiche inimmaginabili per normalizzarsi, anzi esaltarsi e rivestirsi di intoccabilità ovunque. Solo se a ogni loro tentativo si evita qualunque chiacchiera e qualunque dibattito (che è esattamente quello che aspettano) e si procede con la legge più intransigente si può sperare di salvare le giovani generazioni da questa colata inarrestabile di mxxda, cosa che voi, tutti tesi a difendere il primato democratico, non avete capito o non dovete capire, e accettate il bubbone nella vostra casa per non essere chiamati prevenuti.

di Redazione - 21 Gennaio 2019