Il no a Fincantieri del duo Macron Merkel dimostra che questa Unione non funziona
E così, Parigi e Berlino stoppano Fincantieri. L’acquisizione dei bacini di Saint-Nazaire, già Stx, non s’ha da fare. L’Italia può vendere. Può alienare tutto, anche i gioielli di famiglia. Ma non può competere. Non può comprare nulla di rilevante. Soprattutto se Macron e la Merkel non vogliono. Questa è la realtà, altro che chiacchiere sull’unità di intenti, sulla solidarietà e sulla libertà di intrapresa in un mercato continentale che dovrebbe essere comune. Basta un cavillo. Nossignori, non potremo più acquisire i cantieri navali Chantiers de l’Atlantique. Perciò, scordiamoci di piazzare la bandiera tricolore di Fincantieri oltr’Alpe. Dimostrazione ulteriore che la cosiddetta Unione europea, questa Unione!, o è come vogliono loro o, non è. Perchè basta una sollecitazione improvvisa della Francia con l’ok della Germania ed ecco che s’appalesa il non possumus della Commissione guidata da Junker e Moscovici (a proposito: notizie della signora Mogherini ?). L’affare, già firmato, è bello che stoppato. Perchè? Perchè “rischia di nuocere alla concorrenza” è scritto nel risibilissimo comunicato di Bruxelless. Senza vergogna. Perchè, ovviamente, quel rischio oggi imputato all’Italia sul comparto grandi navi attenzionato dalla nostra Fincantieri, quella sacra salvaguardia della “concorrenza” cui s’appellano gli eurocrati, non vale affatto per il colosso Airbus, che è franco-tedesco!, e di cui invece nessuno nei palazzi ovattati della Ue pensa di mettersi a sindacarne la posizione più che dominante. Così funziona in quest’Europa. Dove c’è chi comanda e disfa. E chi può solo chinare la testa. Un’Unione che più fasulla non potrebbe mostrarsi. E di cui però bisognerà ricordarsi.
E’ inutile strillare e denunciare, ormai Monti, Renzi e compagni (intesi come comunisti-stalinisti al soldo degli imperialisti europei) ci hanno già venduti. Io lo scrissi tempo fa cosa devono mettere in atto gli italiani (intesi come cittadini-consumatori) fare la guerra commerciale ai francesi e ai tedeschi. Basta acquistare le auto, i vini, i formaggi e altri beni di consumo prodotti in codesti paesi. Una sana autarchia nazionale con dei governanti nazionalisti pronti ad intervenire con appositi provvedimenti atti a bloccare le imprese francesi e tedesche. Ci vorranno anni, non fa nulla occorre solo aspettare, perché il nostro mercato è più grande di quello greco al quale hanno rapinato tutto quello che potevano rubare e alla fine vedremo la loro destabilizzazione come già sta avvenendo in Francia. Bisogna diventare cattivi, si se serve al benessere degli italiani.