Il giallo di Rho, uccisa a coltellate per un pugno di gioielli: ergastolo al vicino di casa
È stato condannato all’ergastolo Renato Modugno, l’ex vicino di casa di Antonietta Migliorati, pensionata di 73 anni, uccisa nel suo appartamento a Rho (Milano) il 17 agosto 2017. Arrestato sei mesi dopo il delitto, il 53enne non ha mai confessato e al termine della lettura della sentenza pronunciata dai giudici di Milano ha sbottato dalla gabbia verso la pubblica accusa e la corte: «Hai avuto un colpevole, non il colpevole, l’assassino è in giro. Brava, molto brava».
Omicidio a Rho, le lacrime dei familiari
La giuria ha stabilito una provvisionale di 150mila euro per ciascuno dei due figli della vittima, Marco e Stefania, che si sono costituiti parte civile nel processo. «Giustizia è stata fatta, speriamo che l’ergastolo venga confermato fino alla Cassazione», ha detto il figlio, mentre la sorella, scoppiata in lacrime dopo la sentenza si è detta «contenta di come è finita», aggiungendo che «oggi mia mamma ha avuto una sua rinascita». Le motivazioni saranno diffuse tra 90 giorni. «È stata uccisa per nulla», ha detto all’Adnkronos la presidente dell’Unione Nazionale Vittime Paola Radaelli, l’associazione che ha fornito gratuitamente il legale alla famiglia Massimo Proietti. «Dieci coltellate hanno spezzato una vita, per cosa? Per un pugno di gioielli e, credo, da quello che hanno detto un debito non onorato». Il movente del delitto sarebbe legato alla necessità di denaro, secondo l’accusa: il 53enne si sarebbe introdotto nell’appartamento della pensionata, prima l’avrebbe aggredita e accoltellata più volte, quindi le avrebbe sottratto dei monili. Se l’imputato ammette il furto, non si assume nessuna responsabilità sul delitto: quando è entrato in casa, la donna era già morta, secondo le sue dichiarazioni.