Il Brasile è davvero cambiato: ministro della Giustizia cita Falcone e Borsellino

5 Gen 2019 17:50 - di Giovanni Trotta

“Ho provato davvero una grande emozione nel sentir pronunciare a Sergio Moro, neo ministro della Giustizia del Brasile, i nomi di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino“. Lo sottolinea il guardasigilli, Alfonso Bonafede, che annuncia di avere invitato il suo omologo brasiliano, Sergio Moro, a Roma per rafforzare la cooperazione tra i due Paesi. “Il ministro Sergio Moro, che da magistrato si è occupato di lotta alle mafie e alla corruzione, nel suo discorso di insediamento ha individuato gli strumenti più importanti nella lotta alla criminalità organizzata: la detenzione per i membri, l’isolamento carcerario per i leader, l’identificazione della struttura e la confisca dei beni – ricorda Bonafede – Secondo Moro, “in Italia l’aura di invincibilità di Cosa nostra siciliana fu spezzata grazie agli sforzi congiunti della polizia, del ministero dell’Interno e dei magistrati, fra loro i giudici eroi Giovanni Falcone e Paolo Borsellino“. Non nascondo di aver provato un brivido in questo passaggio del suo discorso. L’Italia ha fatto tesoro del suo tragico passato realizzando una legislazione che il ministro della Giustizia brasiliano, all’altro capo del mondo, ha indicato come un rimedio universale”. “Non dobbiamo mai sottovalutare l’importanza della nostra memoria di stato: il ricordo di Giovanni Falcone, di Paolo Borsellino e di tutti coloro che sono morti nella lotta a Cosa nostra – sottolinea Bonafede – Il ricordo delle loro azioni, delle loro capacità e del loro coraggio nel servire lo Stato, anche di fronte alla concreta minaccia di morte, rappresenta un vero e proprio faro che indica ancora oggi, con estrema e impressionante attualità, la strada da percorrere. E in questa strada, l’Italia può imporsi come leader a livello internazionale”. “Il ministro Moro ha fatto riferimento anche alla corruzione, che non si combatte soltanto con investigazioni e condanne efficaci ma con leggi che rendano il sistema di giustizia più efficace e che riducano incentivi e opportunità di corruzione. In Italia, la nostra legge Spazzacorrotti si pone proprio questo obiettivo. Per questo, ieri, ho firmato una lettera indirizzata al ministro brasiliano in cui, oltre a manifestargli stima e apprezzamento, l’ho invito a Roma per porre le basi per il rafforzamento della cooperazione giudiziaria bilaterale fra i nostri due Paesi – conclude Bonafede – attraverso uno scambio di idee e un confronto fra le nostre esperienze, e per avviare una più generale collaborazione su tutti i temi della giustizia”.

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