Gaffe di Leu: nella certosa di Trisulti va a studiare l’estrema destra. Il governo: è colpa del Pd

25 Gen 2019 17:24 - di Adele Sirocchi

La Certosa di Trisulti diventerà la culla del sovranismo affidata a un think tank di “estrema destra” vicino a Steve Bannon. Scandalo e indignazione. Così Nicola Fratoianni e Federico Fornaro, entrambi di Leu, hanno rivolto un’interrogazione sul caso Trisulti, paventando l’arrivo di legioni di studenti “guerrieri” nell’abbazia fondata nel 1204 per volontà di Papa Innocenzo III a Collepardo in provincia di Frosinone, e assegnata dal ministero per i Beni e le Attività Culturali nel febbraio del 2018 all’associazione Dignitatis Humanae Institute (Dhi), con un canone annuo di 100.000 euro per 19 anni.

L’interrogazione di Leu

Nei ‘capi d’accusa’ presentati nell’interrogazione Fratoianni e Fornaro hanno, tra l’altro, allegato la dichiarazione al “Washington Post” di Benjamin Harnwel, collaboratore di Steve Bannon e responsabile dell’associazione, il quale ha rimarcato a suo tempo che Dhi “sta lavorando per trasformare la Certosa in un’accademia per studenti ‘guerrieri’ che vogliono imparare le regole del populismo, per diventare una nuova generazione di sovranisti”.

La risposta del governo

Il sottosegretario Vacca, nel rispondere all’atto ispettivo dei due parlamentari, ha ricostruito la vicenda passo dopo passo invitandoli a rivolgersi all’ex ministro dei Beni culturali Dario Franceschini. “La concessione in uso dell’Abbazia – ha riferito Vacca – è stata rilasciata nel 2017 al termine di una procedura di gara che aveva verificato i requisiti delle due associazioni che avevano presentato l’offerta: l’Accademia nazionale delle Arti e Dhi”, rimasto l’unico poi concorrente a seguito della successiva rinuncia dell’Accademia nel maggio 2017. Le verifiche di idoneità hanno ritenuto soddisfacenti le attestazioni richieste sull’ “esperienza quinquennale pregressa” in materia di gestione di beni culturali, di promozione della cultura e di organizzazione di eventi culturali e di visite guidate. La commissione ha di conseguenza assegnato la concessione alla Dhi, “valutando il progetto come corrispondente a quanto previsto dal bando del 28 ottobre 2016” in ogni parte di esso esaminata e “in particolare l’aumento del canone di concessione posto alla base dell’asta e il progetto di valorizzazione e del programma di fruizione”.

 

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