Firenze, famiglia aggredita nel campo rom del Poderaccio: due nomadi in carcere
Due fratelli sono stati arrestati e portati in carcere perché riconosciuti autori di una violenta aggressione, scoppiata per futili motivi, ai componenti di un’altra famiglia all’interno del campo nomadi del Poderaccio a Firenze. Questa mattina i carabinieri della stazione di Palazzo Pitti hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Firenze, su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo toscano, a carico di due fratelli, rispettivamente di 28 e 26 anni, già domiciliati presso il campo nomadi del Poderaccio, ritenuti responsabili di lesioni personali aggravate e minacce. Lo scorso 19 settembre, all’interno del campo rom, è scoppiata una violenta lite tra un nucleo familiare, intento a festeggiare un compleanno di fronte la propria abitazione, e i due fratelli. I litiganti erano stati divisi dai presenti e dal successivo intervento delle forze dell’ordine.
La “sfida” al campo rom del Poderaccio
A distanza di un’ora dall’accaduto, i due fratelli si erano presentati di nuovo all’esterno dell’abitazione dell’altra famiglia che avevano sfidato. E con bastoni, sassi e coltelli avevano aggredito e ferito cinque persone (tra cui un ragazzo di 14 anni), portate al pronto soccorso per le lesioni riportate. In particolare, un uomo aveva subìto lesioni gravi giudicate guaribili in settanta giorni. La ricostruzione dei fatti, spiegano i carabinieri, si è basata sia sulle informazioni rese dai presenti che sui documenti redatti dal personale medico all’atto delle cure. Gli arrestati sono stati condotti nel carcere di Sollicciano.