Editoria, il governo apra un tavolo per mettere in sicurezza le casse dell’Inpgi

17 Gen 2019 17:09 - di Walter Rizzetto

 Pubblichiamo un articolo di Walter Rizzetto,  capogruppo di FdI in Commissione Lavoro alla Camera, sull’ente di previdenza dei giornaistiitaliani 

Dopo il tentativo fallito di inserire l’emendamento “Salva Inpgi” nella Legge di Bilancio, ora il Governo si appresta a presentare il documento all’interno del decreto legge su Reddito di cittadinanza e Quota 100. Il testo prevede che, per salvare le casse dell’ente previdenziale dei giornalisti italiani, le cui finanze sono quanto meno precarie, si apra alla categoria dei comunicatori, pubblici e privati, ora iscritti all’Inps.

L’operazione avventata del governo

L’azione politica di Fratelli d’Italia è sempre stata orientata ad aiutare la parte sana del mondo dell’informazione ritengo che il governo stia facendo un’operazione avventata che creerebbe solo criticità, confusione e squilibrio. Non si può trascurare la presa di posizione del presidente dell’Inps contrario a questa soluzione perché si concretizzerebbe un travaso di circa 130 milioni di euro dall’Inps all’Inpgi con conseguente danno per l’Istituto nazionale di previdenza. E non si possono sottovalutare le perplessità espresse dai soggetti direttamente interessati, ossia i comunicatori. Questi mai sono stati interpellati sulla questione e più volte hanno espresso il loro disappunto su un provvedimento che non tiene conto delle nette differenze tra il mondo della comunicazione e quello del giornalismo. L’emendamento che aprirebbe ai comunicatori, infatti, va esattamente nella direzione opposta alla legge quadro che regola la professione giornalistica ed è, in alcuni passaggi, in totale antitesi con i suoi principi fondamentali.

Tutelare la libertà d’informazione

Consapevole che per tutelare la libertà di informazione i giornalisti debbano continuare ad avere un polo pensionistico autonomo di settore, credo sia necessaria una riflessione più profonda e per questo motivo chiedo al Governo, prima di intraprendere ogni iniziativa, di aprire in tavolo urgente per l’immediata messa in sicurezza della casse dell’Inpgi e per progettare un ripensamento globale dell’intero sistema dell’informazione che così com’è attualmente risulta essere anacronistico e inefficiente. Un tavolo a cui vengano dunque invitati a partecipare i rappresentanti dell’Inpgi, dell’Inps, dell’Ordine dei giornalisti, della Federazione italiana della stampa e quella degli editori. Fratelli d’Italia porterà questa battaglia in Parlamento e all’attenzione del ministro del Lavoro Di Maio attraverso interrogazioni e atti di sindacato ispettivo.

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