È record! 4 strafalcioni in 1 minuto nell’irresistibile intervento della Manzo (M5S) in Aula. Ecco che dice (Video)

28 Gen 2019 14:49 - di Ginevra Sorrentino

Se non fosse che strappa più di qualche risata anche perché riletto dagli inserti comici dei due conduttori di Un giorno da pecora, trasmissione satirica di Rai Radio 2, con Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, ci sarebbe solo di che preoccuparsi del video che di cui i due irriverenti speaker sezionano al microscopio incongruenze lessicali e irresistibile piglio interpretativo della deputata pentastellata Teresa Manzo, involontaria protagonista di uno dei momenti più esilaranti dell’ultima puntata del programma radiofinico e che diversi siti, tra cui quello del Corriere (nel link in apertura ndr) rilanciano a furor di popolo…

L’irresistibile intervento della Manzo (M5S) in Aula: il video spopola sul web

«In televisione e sui giornali vediamo un popularsi di populisti», esordisce la deputata grillina, proseguendo poi: «Avete favorito i truffatori e non avete tutelato i truffati. Ricordatelo! Ricordatelo!», esorta quasi a voler trascinare le folle con un autorevole punto esclamativo posto nel tono e fissato dalla mimica dalla Manzo. La quale poi, più mestamente ma sempre fieramente orgogliosa, rilancia: «Se ne sono dovuti andare per trovare maggiore ricchezza e maggior dettaglio in un altro Paese», offrendo il destro al buon Lauro di sollazzarsi in merito alla presunta ricerca di dettaglio perseguita da chi fugge in cerca di ricchezza, salvo poi rientrare, nella sua perorazione oratoria, nei confini italici e nelle Aule parlamentari, ammonendo sicura: «Non vedremo più politici che incassano il vitalizio a sbaffo», mentre sui giovani, in un passaggio successivo del suo intervento, rassicura: li «toglieremo da quel divano», «che erano stati messi lì a parcheggio. Volevate che fossero a parcheggio», conclude la Manzo degna del migliore Totò. «No, non li vuole messi a parcheggio», sottolinea Lauro, e prontamente la Cucciari al volo rettifica e conclude: «… li vuole a sbaffo, non a parcheggio»….

 

 

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