È morto lo scrittore Piero Sanavio, grande cultore e amico di Ezra Pound
Lo scrittore e docente universitario Piero Sanavio, romanziere e saggista, autore di importanti studi sul poeta statunitense Ezra Pound, che aveva conosciuto e frequentato, è morto a Roma, dopo una lunga malattia, all’età di 88 anni.
La scomparsa di Sanavio, amico e cultore di Pound
Nato a Padova il 1° gennaio 1930, famiglia antifascista (suo padre fu seguace e amico di Giacomo Matteotti; suo zio Italo fu ultimo sindaco socialista del comune padovano di Cartura prima dell’avvento del regime fascista), Sanavio crebbe tra Padova, Montebelluna, Venezia e Parigi. Si laureò in letteratura all’Università Ca’ Foscari di Venezia, con una tesi pioneristica sulle fonti italiane dei Cantos di Ezra Pound e si specializzò all’Università di Harvard: da qui, a più riprese, si recò a Washington per incontrare il grande e perseguitato poeta americano, all’epoca nel manicomio di St. Elizabeth’s, per delucidazioni su specifici punti dei Cantos. Nell’immediato dopoguerra, sotto un pseudonimo americano ma anche in nome proprio, ha scritto racconti polizieschi per la rivista Brivido. Nello stesso periodo collaborava con i quotidiani L’Adige; Il Corriere Tridentino; La Posta dell’Adda; più tardi scriverà su Il Gazzettino; le pagine culturali de Il Sole-24 Ore e Il Giorno nonché (2013-2014) l’inserto “Alias” de Il Manifesto. Ha inoltre intensivamente collaborato con i periodici Galleria; Nuova Presenza; Nuova Corrente; The Arlington Newsletter (Cambridge, Mass.); Audience (Cambridge, Mass.); The Texas Quarterly (University of Texas at Austin); Tel-Quel (Parigi). Ha scritto per lo Herald Tribune International ed è stato inviato de Il Mondo e poi de Il Globo.
Densissima la sua attività di scrittore e professore. Sanavio ha insegnato letteratura comparata alla Brandeis University (Usa) e all’Università di Puerto Rico a Rio Piedras, dove ha condotto ricerche di antropologia per una fondazione nordamericana. Ha inoltre condotto seminari e tenuto conferenze in atenei nordamericani tra cui la University of Michigan, Kent State University, New York University nonché Yale e Harvard. Ha insegnato all’Istituto Orientale di Napoli ed è stato fellow per due anni consecutivi della Rockefeller Foundation. Come narratore, Sanavio ha pubblicato i libri: La Maison-Dieu (1964, (Premio Bonfiglio), Il finimondo (1967), La patria (1978, Premio Pisa), Caterina Cornaro in abito da cortigiana (1981, Premio Sila), La felicità della vita (2000, Premio Feronia; Premio Orient-Express), Il regno (2004), Roi je ne puis, prince ne daigne (2014), Amina o Le limitate possibilità dell’azione (2015). Tra i suoi saggi figurano Ezra Pound (1977), La gabbia di Ezra Pound (1986), Ezra Pound: bellum perenne (2002), Virtù dell’odio: Louis-Ferdinand Céline (2009), Ancora su Céline (2013), Baedeker americano (2014).
I funerali si svolgeranno lunedì 7 gennaio, alle ore 15, nella Basilica di Santa Maria in Trastevere a Roma.
Riposi in pace lo scrittore Piero Sanavio.
Strano anagramma nel cognome. Rompe perché ricorda in qualche modo un famoso copiatore e incollato re, pazienza!