Collisione sui cieli della Valle d’Aosta: arrestato il pilota dell’aereo francese
La procura di Aosta ha disposto il fermo di Philippe Michel, di 64 anni, il pilota francese dell’aereo da turismo che ieri si scontrato contro l’elicottero. Nella collisione, avvenuta sotto il Rutor, a 2.600 metri di quota sono morte 7 persone e altre due sono rimaste ferite.
Il pilota francese si è avvalso della facoltà di non rispondere
Le ipotesi di reato sono disastro aereo colposo aggravato e omicidio colposo plurimo aggravato. Durante l’interrogatorio in ospedale davanti ai pm, Michel, difeso dall’avvocato Jacques Fosson, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Resterà piantonato in ospedale e, se l’arresto sarà validato dal gip, verrà trasferito in carcere a Brissogne. «Il provvedimento è stato preso alla luce degli elementi raccolti da carabinieri e guardia di finanza in sinergia», ha detto il procuratore capo di Aosta, Paolo Fortuna, all’uscita dal reparto di Rianimazione dove il pilota è ricoverato.
Nessun piano di volo dell’aereo francese
Dai primi riscontri risulta che l’elicottero della ditta Gmh, che effettua normalmente in zona le rotazioni con gli sciatori, stava decollando, quando all’improvviso si è incrociato con un SAN Jodel D.140 in fase di atterraggio. L’ultraleggero proveniva dall’aeroporto savoiardo di Megeve (Francia), ma alla torre di controllo dello scalo regionale di Saint-Christophe (Aosta) non risulta alcun piano di volo ad esso riconducibile. L’ipotesi è che il pilota possa aver sconfinato abusivamente proprio per provare l’emozione di un atterraggio sul ghiacciaio del Rutor, meta ambita degli amanti del volo in montagna. In passato “alcuni piccoli aerei francesi sono stati sorpresi ad atterrare sul ghiacciaio senza alcuna comunicazione alle autorità italiane, una volta si è verificato anche un atterraggio di emergenza in paese, sulla strada regionale, con tanto di sanzione da parte delle forze dell’ordine”, racconta Mathieu Ferraris, sindaco di La Thuile.
Nella collisione in Valle d’Aosta 7 morti e due feriti
Sull’elicottero c’erano sei persone, il pilota, la guida e gli appassionati di eliski. Quattro di loro sono morte: il pilota Maurizio Scarpelli, che chiamavano “il toscano”, e la guida tedesca Frank Hessler. Poi almeno due clienti dell’eliski che si erano rivolti all’azienda “Gmh”, con sede a Courmayeur. Sull’aereo il pilota istruttore Michel, arrestato, e due allievi, un belga di 51 anni e un francese di 59 anni, entrambi morti.