Celentano fa il profeta della libertà con un prodotto… “made in China”

23 Gen 2019 12:39 - di Federico Gennaccari

Riceviamo da Federico Gennaccari e volentieri pubblichiamo:

Celentano ci viene a parlare di libertà con un prodotto realizzato in Cina, ovvero sotto il regime comunista cinese. Sembra una barzelletta, ma purtroppo non lo è. Con tante società di animazione che ci sono in Italia e in tutti i paesi liberi, per il suo “sermone animato” il Molleggiato è ricorso ad una società di animazione cinese.

Lo scivolone di Celentano

Che credibilità può avere il Celentano “cinese”? Meno di zero, perché ha trattato un valore importante come la libertà come se fosse uno di quei prodotti in plastica che si fanno realizzare a Pechino perché “made in China” costa meno. Sulla libertà però non si scherza e il suo Adrian dovrebbe prima mandarlo a fare un giro in Cina, lì gli “orologiai”, quelli veri, in carne e ossa, che si battono per la libertà e la democrazia li sbattono in galera senza pietà. Nel regime di Pechino non c’è libertà di espressione, di stampa, nemmeno di navigazione su internet.

Il profeta della libertà e la Cina

Certo magari la manodopera in Cina costa meno per cui Celentano per produrre il suo Adrian avrà risparmiato un bel po’ di soldini, ma se vuol fare il “profeta della libertà” non può presentarsi con un prodotto “made in China”. È un’offesa all’intelligenza di tutti e soprattutto offende la memoria dei dissidenti cinesi e dei tibetani perseguitati perché si battevano per la libertà. Prima di dare lezioni “animate” di libertà contro un potere che opprime chieda scusa ai ragazzi di Tien an Men dell’89 e a tutte le altre vittime del regime comunista che dal 1949 opprime il popolo cinese.

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