C’è movimento nel centrodestra: Toti e Musumeci insieme per lanciare la “seconda gamba”

24 Gen 2019 17:38 - di Redazione

Al lavoro subito dopo le europee per rilanciare, rifondare il centrodestra costruendo una “seconda gamba”. È il progetto lanciato dal presidente della Liguria Giovanni Toti e dal presidente della Sicilia Nello Musumeci, insieme a Roma per la firma di un protocollo tra le due Regioni.

«Ritrovare una strategia comune»

“Il centrodestra ha bisogno di una spallata in positivo, ha bisogno di tornare ad essere unito, di parlare lo stesso linguaggio e seguire la stessa strategia – sottolinea Musumeci – E per farlo bisogna partire da un dato: sul territorio il centrodestra è molto più presente che non nelle sedi istituzionali. Dobbiamo diventare punto di riferimento di una stragrande maggioranza di italiani che si trova ricoverata in una sorta di orfanotrofio della politica, non ha più padri ne’ riferimenti”.

«La Lega si emancipi dai Cinque Stelle »

Per Toti invece  il centrodestra si deve “interrogare per costruire una seconda gamba che consenta alla Lega di emanciparsi dall’abbraccio dei Cinque Stelle in prospettiva e ridare casa a tutte quelle culture che non sono leghiste, ma fanno parte a pieno titolo del centrodestra, riformisti, destra storica, liberali e cattolici”. “A me -conclude Toti – piacciono i movimenti che partono dal basso e tendono a unire le persone non quelli che partono dall’alto e tendono a spaccare. Nessuno si deve immaginare, come qualcuno ha scritto, scissioni, gruppi parlamentari autonomi. Bisogna immaginare invece  il contributo di due Regioni importanti ad aggregare un polo di centrodestra che possa guardare il futuro dei prossimi 25 anni con un equilibrio di tutte le sue anime”.

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  • MICHELE RICCIARDI 24 Gennaio 2019

    24 Gennaio 2019 — Avete visto, se c era la democrazia diretta il problema sarebbe subito superato perchè la maggioranza della sovranità del popolo, avrebbe proibito di mettere sotto accusa a Salvini. E quando capiremo la sua necessità sarà treoppo tardi. Così facciamo sempre noi, ci rendiamo conto dopo che lo abbiamo preso a quel posto. Chi non conosce il proprio passato non ha un futuro. Andiamo a leggere la storia e poi facciamo di conseguenza. Perchè le cose si mettono male assai.