Cannabis, il M5S cerca il voto dei tossici e lancia una esilarante proposta di liberalizzazione
Cannabis, il M5S cerca il voto dei tossici e degli antipriibizionisti vari, Di qui una esilarante proposta di liberalizzazione presentata dal senatore pentastellato Matteo Mantero volta a legalizzare la coltivazione, la lavorazione e la vendita della sostanza stupefacente e dei suoi derivati. Perché esilarante? Perché nel testo della proposta di legge si parla di consentire l’uso della cannabisi a «scopo .ricreativo». È la prima volta che si incontra una simile, stravagante motivazione. Di solito, i fautori della liberalizzazione cercano di indorare la pillola parlando di uso “terapeutico” . della droga, ma a nessuno era venuto in mente di usareil termine “ricreativo”. È come assimilare la droga a qualsiasi, innocente svago.
Due “perle” lessicali
«Consentire l’autoproduzione di cannabis come pure la regolamentare la produzione e la vendita di infiorescenze della cosiddetta “light” e consentirne l’utilizzo a scopo ricreativo – sostiene funque Mantero – costituirebbe un’importante tutela della salute pubblica, in quanto si sposterebbe il consumo di cannabis, dal mercato illegale di prodotti potenzialmente nocivi per la salute, a prodotti invece coltivati con rispetto per la salute dell’utilizzatore». In questa ingenua prosa c’è un’altra “perla” lessicale: è quendo si parla di “salute pubblica” che sarebbe “tutelata”dalla cannabis Viene da ridere, ma ci sarebbe in realtà da piangere.
Anche i consumatori di cannabis votano. Forse…
È fin troppo evidente l’uso meramente propagandistico di questa proposta pentastellata. I grillini cercano di contenere il probabile tracollo elettoraale alle prissime elezioni europee inseguendo ogni, segmento di elettorato. E, secondo la teoria del “non si spreca niente” può andar bene anche il voto di qualche consumatore di cannabis. Resta però da vedere se consumatori abituali di droga riusciranno a ricordarsi di recarsi alle urne nell’ultima domenica di maggio…
Egr. Sig. Ezio Miles,
Lei veramente crede alla c******* che ha scritto?
Secondo lei davvero sarebbe una trovata per prendersi il voto dei “tossici” e “drogati”?
Può permettersi di aprire bocca su un argomento del quale non conosce nulla né sotto il profilo giuridico considerato il suo stupore sul concetto di “uso ricreativo” (previsto già da molti ordinamenti che hanno intrapreso la strada della legalizzazione), né sotto il profilo medico dato che non fa distinzioni tra uso e abuso o tra tipi di droghe (sarebbe come dare del forte bevitore o alcolista a mio nonno che beve il suo sacro bicchiere di vino rosso dopo cena), e neanche sotto il profilo politico o saprebbe che una regolamentazione delle droghe leggere è qualcosa di cui nel movimento si discute da anni.
Dare dell’alcolista a mio nonno è più o meno come dare del “immenso bigotto coglione a qualcuno che poveretto ha solo provato ad esprimere un’opinione senza avere purtroppo le basi per elaborarla.
Insomma, moderiamo i toni.
Saluti
Dino Parrone