Calciopoli, nessun risarcimento a Brescia, Bologna e Gazzoni. E Della Valle se la ride
Nessun risarcimento danni a Brescia e Bologna per Calciopoli né all’ex società di Giuseppe Gazzoni Frascara che controllava il club rossoblù all’epoca dei fatti. Lo ha deciso in via definitiva la Corte d’Appello di Napoli, che ha dichiarato estinti per decorrenza dei termini i giudizi relativi alla richiesta dei due club, respingendo inoltre la richiesta risarcitoria di Victoria 2000 Srl, la società all’epoca nelle mani di Gazzoni Frascara, nei confronti di Andrea e Diego Della Valle, Sandro Mencucci, Fiorentina, Luciano Moggi, Pierluigi Pairetto, Juventus, Massimo De Santis e Innocenzo Mazzini.
Calciopoli non prova una sorte diversa per il Bologna
Secondo i giudici dell’ottava sezione civile della Corte di Napoli, presieduta da Umberto Di Mauro, nel caso di Victoria 2000 «manca la prova che, in assenza delle frodi sportive, i risultati delle singole partite sarebbero stati diversi certamente». Di conseguenza, come si legge nelle 56 pagine della sentenza, «difetta anche la prova che sarebbe stata diversa la classifica finale e che il Bologna si sarebbe salvato». «In conclusione, poiché difetta la prova che il Bologna retrocesse a causa delle frodi sportive consumate nel campionato di calcio di serie A 2004/2005, le domande risarcitorie di Victoria 2000 srl devono essere rigettate per difetto del nesso di casualità tra la condotta illecita ascritta ai vari convenuti e i danni asseritamente subiti».