Brexit, il Parlamento britannico boccia l’accordo con l’Ue. La May ora è nei guai
Ora Theresa May Il Parlamento britannico boccia il piano della premier sulla Brexit. Con 432 no e 202 a favore, i Comuni come previsto non hanno dato il via libera all’accordo con l’Unione europea per l’uscita dalla Ue.È stato il giorno più atteso e la notte più lunga per la Theresa May e tutto il Regno Unito.
Corbyn ha chiesto la mozione di sfiducia
Dopo tanti rinvii e polemiche , l’accordo della premier britannica con l’Europa per l’uscita dall’Ue è andato ai voti alla Camera dei Comuni britannica, senza molte speranze di passare. Quando qualche settimana fa ha superato la sfiducia del suo partito, oltre cento conservatori ribelli le votarono contro. Il leader laburista Corbyn ha chiesto la mozione di sfiducia per il governo May.
Gli scenari possibili
A questo punto, gli scenari per il Regno Unito possono essere molto diversi. Una delle possibilità, quella più grave per il governo britannico, è che il voto contro l’accordo sulla Brexit porti alle dimissioni di May. E le possibilità non sono così remote. La sconfitta ha mostrato l’incapacità del capo di governo di conciliare le due anime dei Tories, quella favorevole alla Brexit e quella contraria. E come per l’inquilina di Downing Street, potrebbe aprirsi la strada del suo predecessore David Cameron. Finora la leader dei Conservatori ha sempre negato questa possibilità: ma adesso i numeri sono chiarissimi.Un’opzione possibile cui se ne può aggiungere contemporaneamente un’altra, quella che fa tremare Bruxelles e Londra: l’uscita della Gran Bretagna dal’Unione europea senza un accordo. È il cosiddetto no-deal, le cui possibilità aumentano di giorno di giorno, specialmente dopo il voto di Westminster. E proprio per questo motivo, sia nel Regno Unito che in altri Paesi dell’Unione europea, si sono preparati i piani per una Brexit senza accordo. La possibilità c’è ed è molto più prossima di quanto si possa credere.