Battisti, tutti contro Bonafede per il video dell’arresto. I penalisti annunciano un esposto
Non solo critiche politiche bipartisan e sconcerto da parte della pubblica opinione. La pubblicazione sulla sua pagina Facebook del filmato con tutte le fasi dell’arresto di Cesare Battisti, montato come se fosse un videoclip, con tanto di accompagnamento musicale in sottofondo, rischia di far piovere sul ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, anche un esposto in Procura. Ad annunciarlo è stata la Camera penale di Roma parlando di ragioni «legali ed etiche». In particolare, il sindacato dei penalisti ha fatto riferimento a una violazione del «divieto di pubblicazione dell’immagine di persona privata della libertà personale ripresa mentre la stessa si trova sottoposta all’uso di manette ai polsi ovvero ad altro mezzo di coercizione fisica» e ricordato che sono previste sanzioni a carico di chi non adotti «le opportune cautele per proteggere i soggetti tradotti dalla curiosità del pubblico e da ogni specie di pubblicità». Quanto alle motivazioni etiche, il presidente della Camera Penale, Cesare Placanica, ha motivato la scelta dicendo che «i diritti si rispettano per tutti, anche e soprattutto per chi non li merita».
Le critiche bipartisan a Bonafede
La decisione del sindacato dei penalisti porta sul piano delle conseguenze concrete un sentimento diffuso di disapprovazione che si è generato intorno alla scelta del Guardasigilli, considerata da più parti una forma di negazione del diritto indegna di un Paese civile. Subito si erano levate le critiche di Forza Italia, ora il Pd con la vicepresidente del Senato, Anna Rossomando, ha annunciato una interrogazione al governo, anche per capire se siano stati valutati i rischi cui sono stati esposti gli agenti della penitenziaria ripresi nel filmato. Tema sul quale si è soffermato anche Matteo Renzi. Parole quanto meno perplesse, però, non sono mancate anche da parte di un esponente leghista come Roberto Maroni, che da ex ministro dell’Interno si è detto d’accordo sulla scelta di Salvini e Bonafede di accogliere Battisti a Ciampino, ma ha bollato come una «esagerazione» il video di Bonafede. «Poteva anche risparmiarselo visto che era già stato presente a Ciampino. Io l’avrei evitato», ha detto Maroni. Durissimi poi gli ex Guardasigilli Clemente Mastella, che ha parlato di «spettacolo disgustoso», e Claudio Martelli, per il quale il video postato da Bonafede è stato «una cosa sgradevolissima, davvero inimmaginabile». Meno drastico, ma pur sempre distante anche l’ex ministro della Giustizia leghista Roberto Castelli, che ha chiarito che «un video come quello che ha postato Bonafede non lo avrei certo fatto», pur spiegando che «oggi tutto è cortocircuitato: non me la sento di criticare».
Su Facebook il biasimo dei cittadini
Parole di biasimo non sono mancate neanche da parte dei cittadini, che numerosi hanno scritto sulla pagina Facebook di Bonafede, sotto il post del video, per esprimere il loro biasimo: «Vergogna», «Hai fatto diventare vittima il carnefice», «Punto bassissimo», «Ripugnante», «Fate schifo», sono alcuni dei commenti. E di «sconcerto» hanno parlato anche settori della magistratura. In particolare, i consiglieri di Area, la corrente progressista in seno al Csm, hanno parlato di un video che manifesta «un’idea primitiva della giustizia», «indifferente alla dignità umana», qualcosa di «estraneo alla nostra cultura giuridica e al senso di giustizia di uno stato di diritto». Sulla questione è intervenuto anche il Garante nazionale dei diritti dei detenuti, Mauro Palma, che a sua volta, come i penalisti, ha richiamato «quanto affermato dal nostro ordinamento penitenziario, che all’articolo 42-bis comma 4, prescrive che nelle traduzioni siano “adottate le opportune cautele per proteggere i soggetti tradotti dalla curiosità del pubblico e da ogni specie di pubblicità”» e le sanzioni connesse alle violazioni. Il Garante quindi ha fatto sapere di confidare che «sulla base della più volte affermata volontà del ministro della Giustizia del pieno rispetto della dignità di ogni persona, si provvederà a rimuovere tali video». A molte ore dalla pubblicazione e dalla conseguente esplosione delle critiche, però, il video era ancora online sul profilo Facebook di Bonafede.
i miei colleghi dimenticano che, come diceva Manzini ed Antolisei,
“la difesa è difesa del diritto non del delitto”
non capisco il senso di battaglie “politiche” quando la categoria è costantemente sotto attacco con norme vessatorie ed odiose(processo e fatture telematiche, obbligo di copia di cortesia , ritardi biennali nei pagamenti da parte della P.A.etc) nessuno si batte per difendere gli avvocati,
Battisti ha il suo legale che credo non abbia bisogno del soccorso dei colleghi, saprà lui cosa è opportuno fare.
gli avvocati facciano gli avvocati.