Aosta, lo stemma con un’aquila fa gridare al nazismo. E scatta il sequestro del cancello
Quello stemma somigliava troppo al simbolo dei nazisti, così come altri dettagli disegnati sul frontespizio di una casa a Saint-Vincent (Aosta), intestata a un uomo, denunciato per il reato di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa dalla procura locale. Sul canello, infatti, è raffiguratata un’aquila stilizzata, secondo gli inquirenti molto simile a quella del Terzo Reich mentre su un secondo cancello sono rappresentati due triangoli, uno con il vertice rivolto verso il basso e l’altro con il vertice verso l’alto che ricorderebbero a loro volta i simboli usati per marchiare i prigionieri internati nei campi di concentramento. Il proprietario, Fabrizio Fournier, è così finito nel mirino della magistratura: gli sono stati sequestrati il cellulare e altri supporti informatici ma anche libri e scritti che gli investigatori ritengono essere di carattere nazista. In una parte comune dell’edificio è stata trovata, in rilievo su un soffitto, una svastica, anche questa coperta come i due triangoli ai lati dell’aquila su uno dei due cancelli. La denuncia era partita dalla comunità ebraica di Torino, che nei mesi scorsi aveva depositato in procura ad Aosta un esposto sui presunti simboli nazisti esposti sui due cancelli. «Se è vero – ha spiegato l’avvocato Levi – che sono reati di opinione, quindi diciamo forse la semplice esibizione di simboli che hanno una valenza storica si può in qualche modo giustificare come una libertà di manifestazione del proprio pensiero, l’accostamento del simbolo del Terzo Reich con simboli che si rifanno ai cambi di concentramento l’abbiamo ritenuto non accettabile, di qui la nostra iniziativa».
poveri buffoni….hanno paura dei fantasmi ?
La befana comunista non si è mai vista, te credo se magnano tutto loro, eppure de befane comuniste ce sò tante…..