Accoglienza 2.0: marocchino (regolare) aggredisce a urla e calci volontario del centro che lo ospita e poliziotti

27 Gen 2019 12:39 - di Redazione

Una furia incontenibile scatenatasi dal nulla e costata una brutale aggressione a chi ha provato a contenerla. Interminabili minuti di violenze e grida riversate da un immigrato marocchino 48enne sul volontario di un centro della Caritas di Lecco e subito dopo sugli agenti intervenuti per riportare la calma. Attimi di tensione che avrebbero potuto degenerare se gli uomini delle froze dell’ordine intervenuti non fossero riusciti a riportare a miti ragioni lo straniero furente e la situazione incandescente sotto controllo.

Lecco, marocchino dà in escandescenze e aggredisce volontario e poliziotti nel centro d’accoglienza che lo ospita

Stando a quanto riportato in queste ore, tra gli altri, dal sito de Il giornale, sono stati veri e propri momenti di panico quelli registrati ieri sera nella struttura della Caritas “Rifugio notturno per i senza fissa dimora” situata in via Caldone a Lecco a causa di un immigrato marocchino di 48 anni che, prima ha aggredito un volontario al lavoro nella struttura e, poco dopo, un poliziotto intervenuto sul posto per riportare ordine e tranquillità. E allora, come riferisce il quotidiano milanese, «erano quasi le 21 quando gli agenti della Squadra Volanti sono giunti nel centro caritatevole dove era stata segnalata la presenza di una persona, in stato di alterazione, che stava creando scompiglio», “scompiglio” per non dire paura e tensione. L’immigrato marocchino, infatti, a quanto ricostruito in seguito dai testimoni , oltre che da protagonisti stessi della vicenda, intervenuti per riportare lo straniero alla calma, versava in uno stato di particolare alterazione, come si è potuto chiaramente evincere dai suoi comportamenti: l’uomo, infatti, prima ha cominciato a rovesciare i cassonetti della  spazzatura, sparpagliando il loro contenuto per tutto il cortile della struttura che lo ospitava; poi ha preso a gridare e a dare in escandescenza, nonostante non dovesse addirittura trovarsi lì. La responsabile della struttura, infatti, ha riferito alle forze dell’ordine che l’uomo non era autorizzato ad accedere all’interno del centro, dato che già il giorno precedente si era presentato ubriaco e fuori orario d’ingresso alla struttura e, per questo, era stato allontanato precauzionalmente.

Arrivato in Questura, l’immigrato marocchino continua a inveire contro altri agenti e spacca una bacheca appesa al muro

Una misura coerente rivelatasi drammaticamente motivata, anche considerato che, all’arrivo degli agenti nella struttura, la responsabile ha informato i poliziotti del fatto che, solo poco prima, l’extracomunitario dando in escandescenze, aveva aggredito – e ferito – uno dei volontari che cercava di calmarlo. Non sorprende, allora che, una volta fermato e condotto verso l’uscita del centro, il marocchino abbia aggredito anche i poliziotti che lo stavano accompagnando, «dando prima un calcio alla gamba destra ad un agente e spintonandone un altro». Così, da quell’aggressione improvvisata è nata un’accesa colluttazione culminata poi nell’arresto dello straniero che, non ancora pago, accompagnato negli  uffici della Questura per gli accertamenti del caso, ha continuato ad aggredire e minacciare gli uomini delle forze dell’ordine, riuscendo persino a spaccare una bacheca affissa al muro. Ora, l’immigrato nordafricano, regolare sul territorio nazionale, è stato arrestato per i reati di resistenza a Pubblico Ufficiale, lesioni e danneggiamento aggravata, e per lui è stata applicata la misura della custodia cautelare in carcere in attesa di giudizio.

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