Un 2018 d’inferno per i medici del Ssn: dal fango delle fake news alle aggressioni
Alcuni dicono che sia stato un anno nero. Altri sostengono che “nero” è troppo poco e che è stato un anno orribile. Fatto sta che il 2018 si è rivelato un incubo per i medici del Servizio sanitario nazionale e per il 2019 le prospettive non sono buone. Si teme che siano altri dodici mesi di fuoco. I medici hanno dovuto subire tante fake news, tese a minare la credibilità della professione. Non hanno visto smuovere un contratto nazionale che è fermo da anni (proprio per questo c’è stato lo sciopero di novembre). Si sono trovati di fronte a situazioni di pericolo, con centinaia di aggressioni e violenze ai loro danni (3mila l’anno secondo la Fiaso). Senza dimenticare la cronica carenza di personale che vede già oggi un “buco” di diecimila lavoratori.
Monta la protesta dei medici
Le principali organizzazioni sindacali di categoria – dopo aver bocciato la legge di bilancio – hanno confermato due giornate di sciopero nazionale di 24 ore. La prima si terrà il prossimo 25 gennaio 2019; la seconda sarà proclamata entro la prima settimana di febbraio. «Assolutamente sì, è stato un anno molto difficile per la categoria che ci lascia un finale con l’amaro in bocca