Udine, Alice morì di overdose nei bagni della stazione: arrestato un afghano

21 Dic 2018 11:33 - di Gigliola Bardi

Ci sono voluti tre mesi e mezzo, ma alla fine lo hanno trovato. La polizia ha arrestato lo spacciatore che ha ceduto la dose mortale ad Alice Bros, la sedicenne morta per overdose nei bagni della stazione di Udine il 3 ottobre. Alice fu stroncata dall’eroina gialla, la nuova micidiale droga smerciata per lo più da pusher stranieri, che a ottobre, quando morì Alice, nella sola area tra Udine e Mestre aveva già fatto una ventina di vittime. L’uomo che secondo gli inquirenti l’ha fornita ad Alice è un afghano di 24 anni: Jamil Shaliwal. Gli uomini della squadra mobile, guidati dal vicequestore Massimiliano Ortolan, lo hanno fermato nel pomeriggio di ieri, giovedì 20 dicembre.

L’afghano aveva foglio di via e divieto di dimora

Shaliwal, sul quale pendevano già un divieto di dimora a Udine e un foglio di via dalla Provincia rimasti lettera morta, è indagato per spaccio e per morte come conseguenza di altro reato. L’indagine, condotta dai poliziotti della squadra mobile insieme alla Sezione Polfer, si è concretizzata nell’analisi delle telecamere di videosorveglianza, dei tabulati telefonici e delle numerose testimonianze, soprattutto di coetanei di Alice, che hanno permesso di individuare nell’afghano la persona che ha ceduto la sostanza stupefacente alla ragazzina.

 

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