Spagna, sconfitti i socialisti di Sanchez: in Andalusia vince la destra

3 Dic 2018 17:12 - di Valerio Falerni

È solo un dato regionale, ma in Spagna hanno già provveduto a classificarlo come un “terremoto” politico, che rischia di seppellire il governo socialista di Pedro Sanchez. Un governo – va ricordato – non nato nelle urne, ma a seguito dell’approvazione da parte delle Cortes, il parlamento iberico, di una mozione di sfiducia costruttiva. Parliamo delle elezioni che si sono celebrate in Andalusia, la regione di Siviglia, e che secondo il quotidiano progressista El Pais  appaiono destinate a «cambiare il panorama politico nazionale».

A “Vox” 12 seggi. È la prima volta della destra dalla morte di Franco

A far rumore è soprattutto il successo dei populisti di Vox, formazione di destra che ha ottenuto 12 seggi. Ne hanno persi invece 14 i socialisti del Psoe, la cui pattuglia si è ridotta da 47 a 33 seggi. Un risultato che non solo rende complicato il rebus del governo regionale, ma che finiscono per indebolire anche quello nazionale guidato da Sanchez. È la prima volta dal ritorno della democrazia che una formazione di destra radicale entra in un parlamento della Spagna. In Andalusia la prima sconfitta è la presidente uscente della regione Susana Diaz, avversaria moderata di Sanchez in seno al Psoe, che aveva convocato elezioni anticipate convinta di rafforzare la propria posizione nella più popolosa regione spagnola, da quasi 40 anni feudo socialista. Ma ora, scrive El Mundo, nel partito si preme per le sue dimissioni, sperando che ciò possa facilitare la complicata partita per la formazione del governo locale.

El Pais: «Per la Spagna è un terremoto politico»

Intanto, impazza il toto-soluzioni: in Andalusia la soglia della maggioranza scatta a 55 seggi. Con i 33 che gli sono rimasti il Psoe non può formare il governo né alleandosi con i liberali di Ciudadanos (21 seggi) né con Podemos (17 seggi). I giornali non escludono nessuno scenario, neppure un accordo fra il Partito Popolare (26 seggi) e Ciudadanos, con l’appoggio di Vox, i cui dirigenti hanno già fatto sapere che «non saremo di ostacolo per rovesciare il regime socialista». Comunque vada, per i socialisti spagnoli è crisi nera. In tal senso, il sarcastico commento fatto giungere dall’Italia da Matteo Renzi («brutta sconfitta dei socialisti spagnoli in Andalusia, l’ennesima della sinistra europea. Sarà mica colpa anche lì del mio carattere?») assume quasi il sapore dell’epitaffio.

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