Chiuso il più grande centro accoglienza migranti del Veneto: “Grazie a Salvini”

20 Dic 2018 14:25 - di Davide Ventola

«Grazie a Salvini, che ci permette di dimostrare che gli impegni che vengono presi vengono anche onorati»’. Con queste parole il presidente della Regione Luca Zaia esprime il proprio plauso per la chiusura del centro di accoglienza per immigrati di Cona (Venezia), che assieme a quello di Bagnoli, nel padovano, era il più grande del Veneto.

Tutti i migranti del centro di Cona messi fuori dal Veneto

Il ministro Matteo Salvini aveva promesso la chiusura di Cona entro Natale. «Mi complimento con Matteo Salvini – aggiunge Zaia – che come ministro degli interni ha veramente impresso un cambio di passo a tutto il tema della politica dell’immigrazione. E penso che il risultato più tangibile sia quello di vedere questi due centri chiusi».

Da 1500 migranti a zero

L’hub per migranti di Cona, dovrebbe essere sgomberato definitivamente oggi con il trasferimento degli ultimi trenta stranieri dopo che la struttura fatiscente ne aveva ospitati anche fino a 1.500. Lo rende noto il sindaco di Cona, Alberto Panfilio, che rileva però come «ieri sentita la Prefettura – dice – non mi è stato detto nulla speriamo che questa vicenda si chiuda e se non sarà per oggi sicuramente i migranti saranno tutti trasferiti a breve».  Il provvedimento di sgombero prevede che i i migranti vengano trasferiti fuori del territorio del Veneto, divisi in nuclei di poche persone che saranno accolti in strutture idonee.

Da Alfano a Minniti, nessuno vi era riuscito prima

Il centro di Cona era un’ex base missilistica ed è arrivata a ospitare (gennaio 2017) quasi 1500 migranti a fronte di una popolazione di 190 abitanti. Nella base, in meno di un anno, si erano registrate tre rivolte molto violente c0n gli immigrati scesi in strada per protestare contro la lentezza delle procedure burocratiche. Inutilmente il sindaco Panfilio aveva chiesto prima al ministro dell’Interno Alfano poi al suo successore, Minniti, di prendere provvedimenti. Un problema che, con l’arrivo di Salvini al Viminale, è stato risolto oggi.

Commenti

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  • Giuseppe Forconi 22 Dicembre 2018

    Benissimo , ora dove li metterete i quasi 1500 indesiderati migranti? Di rimandarli a casa non se ne parla ?? e allora?? siamo alle solite, pur cambiando l’ordine degli addendi il risultato…… non cambia.