Razzismo e ultrà ucciso, per Gad Lerner è tutta colpa di Salvini: «Incita all’odio»
Tutta colpa di Matteo Salvini, sia i cori razzisti contro il calciatore del Napoli, Koulibaly, che l’aggressione ai tifosi napoletani fuori al Meazza, che hanno determinato la morte dell’ultrà interista che aveva partecipato al blitz. Per Gad Lerner il capro espiatorio di tutto, come sempre, è il leader leghista, che da ministro degli Interni – come spiega al Corriere del Mezzogiorno e a Fanpage.it – sarebbe alla base dell’odio che genera violenza. Come se la violenza e il razzismo negli stadi li avesse inventati Salvini, come se fino a ieri gli stadi fossero stati dei paradisiaci luoghi di pace e serenità. Lerner, da tifoso interista, l’altra sera era al Meazza.
Salvini razzista
«Sono costernato, perchè ieri ero allo stadio e non sapevo degli scontri fuori. Sapevo, però ancora una volta si era riproposto da parte di una minoranza dei nostri ultras questa molteplice forma di odio nei confronti dei meridionali, delle persone di colore e degli ebrei che non può essere in alcun modo tollerata…». E quindi, che c’entra Salvini? «Credo ci siano squadristi organizzati da entrambe le parti, con agguati predisposti e gente che arrivava in incognito. Il fatto che questo assuma la forma di settentrionali contro meridionali è una triste eredità della politica degli ultimi anni e decenni. La Lega è il partito che da più tempo siede da più tempo nel nostro Parlamento. Ci sono potenti – attacca – che si sono fatti strada con questi messaggi di razzismo che, dentro gli stadi, si incendia come è successo ieri».
Più che il nome, Lerner preferisce citare un alimento. «Occorre che il ministro della Nutella smetta i panni degli ultras e riconosca le gravi responsabilità che porta sin da quando si faceva riprendere canticchiando che i napoletani puzzano».