Rai: il Tar respinge la richiesta del Pd. Foa resta presidente
Il Tar del Lazio ha respinto la richiesta di sospensiva avanzata dal consigliere Rai Rita Borioni per il presidente di viale Mazzini, Marcello Foa. Quanto alla decisione nel merito, sulla legittimità della nomina di Foa, il Tar l’ha rinviata al 3 luglio prossimo. A luglio il Tar stabilirà se è stata legale o meno la seconda votazione fatta dal Consiglio di amministrazione Rai su Foa presidente, dopo la “bocciatura” dello stesso da parte della Commissione di vigilanza sulla Rai.
Il ricorso del Pd contro il presidente Rai
«Penso che la seconda votazione di Foa sia illegittima, come evidenziato da diversi pareri», aveva commentato la Borioni (in quota Pd) annunciando il ricorso al Tar. La replica da Viale Mazzini non si era fatta attendere. «Ogni deliberazione è stata assunta – previa consultazione dei pareri legali all’uopo forniti e in coerenza con le istituzioni parlamentari preposte – nel pieno rispetto della legge e delle procedure previste».
Cda Rai: se ne riparla a luglio
Foa, bocciato una prima volta in commissione di Vigilanza quando tutte le opposizioni avevano fatto fronte comune contro di lui, è stato ripresentato a settembre dopo l’accordo tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. Per lui 4 voti a favore in Cda Rai, un voto contrario e un astenuto (il Consigliere Laganà, che rappresenta i dipendenti Rai). Foa, naturalmente, non ha votato, mentre la Borioni ha votato contro e favorevoli sono stati, oltre all’Ad Fabrizio Salini, i consiglieri Beatrice Coletti (eletta in quota M5S), Igor De Biasio (Lega) e Gianpaolo Rossi (FdI). Un’elezione che il Partito democratico ha contestato sin dal primo momento, rivolgendosi in tribunale. Si tratta del primo caso in assoluto di un presidente bocciato dalla Vigilanza, poi riproposto.