Pur di osteggiare Trump, i dem Usa bloccano servizi e stipendi con lo “shutdown”

16 Dic 2018 12:50 - di Domenico Bruni

Ci risiamo: lo spettro dello shutdown (il blocco delle risorse per l’attività federale) minaccia nuovamente l’America: La Casa Bianca e diverse agenzie federali hanno iniziato i preparativi per lo shutdown del governo, dal 22, blocco dei servizi e degli stipendi che investirebbe solo un quarto delle agenzie federali e un terzo dei dipendenti. E’ infatti difficile che il presidente Donald Trump e i democratici al Congresso arrivino a un accordo sui cinque miliardi di dollari di finanziamento del muro al confine con il Messico, chiesto dalla casa Bianca, entro l’esaurimento dei fondi a fine settimana. La Casa Bianca, che preme per arrivare a un accordo con questo Congresso, quindi prima di gennaio e l’insediamento della Camera a maggioranza democratica, ha fatto sapere ai leader di Camera e Senato che non sosterrebbe misure ponte per una o due settimane, misure invece caldeggiate da alcuni esponenti repubblicani. “Potremmo scendere la china fino a chissà dove. Preferiremmo avere una soluzione provvisoria piuttosto che lo shutdown“, ha dichiarato il presidente della Commissione stanziamenti del Senato, il Repubblicano Richard Shelby, in una intervista al Washington Post. Circa il 75 per cento del bilancio federale controllato dal Congresso è garantito fino al prossimo settembre (questo include il bilancio del Pentagono), ma il rimanente 25 per cento opera sulla base di estensioni a breve termine, l’ultima delle quali scade venerdì a mezzanotte. Tali finanziamenti riguardano il dipartimento degli Interni (quindi la gestione dei Parchi nazionali e anche della Statua della Libertà), l’Agricoltura, il dipartimento di Stato e del Tesoro, oltre che della Sicurezza nazionale.

Inanto the Donald va per la sua strada: il presidente Trump ha oggi visitato a sorpresa il cimitero monumentale di Arlington, a Washington, per onorare e commemorare i caduti degli Stati Uniti in vista delle festività di fine anno, mentre famiglie e volontari hanno posto delle ghirlande sulle lapidi. L’omaggio del presidente, avvenuto sotto una pioggia battente, è arrivato a circa un mese di distanza dalle polemiche per la mancata visita ad Arlington nel giorno del Veterans Day e dopo quelle per aver cancellato dal programma del suo recente viaggio in Francia l’appuntamento al cimitero della prima guerra mondiale. Accompagnato da soldati in uniforme, il presidente con un ombrello nero ha camminato tra le lapidi mentre guardava le ghirlande deposte dai volontari come parte del “Wreaths Across America Day”, una giornata nazionale in cui i volontari adornano le lapidi dei veterani caduti in tutto il paese con ghirlande natalizie. Migliaia di volontari si sono presentati nonostante il freddo e il clima piovoso a Washington per deporre corone al Cimitero Nazionale di Arlington, una tradizione che sarebbe iniziata nel 1992.

Commenti

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  • Cristiano D’Adamo 16 Dicembre 2018

    L’aurore Ha capito male. Al momento, Congress ed il Senato sono ancora in mano ai repubblicani ed i democratici non c’entrano nulla. A gennaio le cose cambiano.