Patto tra FdI e Popolo delle Partite Iva. In piazza contro la fattura elettronica

7 Dic 2018 19:02 - di Redazione

“Questo patto conferma la grande attenzione di Fratelli d’Italia nei confronti delle categorie produttive tradite dai provvedimenti economici del Governo grilloleghista, a partire dall’introduzione della fatturazione elettronica”. Così il presidente di FdI Giorgia Meloni ha commentato l’accordo tra Fratelli d’Italia e il Popolo delle Partite Iva di Lino Ricchiuti che è stato presentato nella sala stampa della Camera dei deputati. “E’ un altro tassello nella costruzione di un grande movimento sovranista e conservatore – ha aggiunto la leader di FdI che ha poi ricordato la manifestazione organizzata dal suo partito “per il 12 dicembre in piazza Montecitorio dove saremo al fianco di commercianti, imprenditori e professionisti per dire no all’obbligo della fatturazione elettronica e per ribadire la nostra vicinanza all’Italia che produce”. “Il ruolo delle Piccole e medie imprese – ha invece spiegato il coordinatore nazionale Guido Crosetto – è fondamentale per il nostro paese che ha il più alto numero di partite iva a livello europeo. La classe media italiana, negli ultimi anni, ha avuto un tracollo, perché non si può combattere contro il fisco e la burocrazia quando si coalizzano per ucciderti. Noi e il Popolo delle Partite Iva queste battaglie le facciamo da tempo e ci teniamo a portarle avanti insieme perché sono battaglie di sopravvivenza”.

Alla conferenza stampa ha preso parte anche il capogruppo alla Camera Francesco Lollobrigida che ha evidenziato come “questo governo non sta facendo nulla per i lavoratori e gli imprenditori che ogni giorno, con coraggio e tenacia, si svegliano al mattino e alzano la saracinesca tentando di portare avanti la propria attività”. Dal canto suo il leader del Popolo delle Partite Iva Lino Ricchiuti ha voluto lanciare un appello per salvare le microimprese perché “un balzello dietro l’altro hanno distrutto un’intera categoria. La rottamazione non serve, occorre il saldo e stralcio, ma in Italia le cose semplici non si fanno. Se muore il lavoro autonomo, però, muore anche l’Italia. Negli anni – ha poi ricordato – è passata l’idea, soprattutto a sinistra, che il lavoratore autonomo sia un evasore, ma il saldo e stralcio non è una misura che favorisce gli evasori, perché agli evasori delle cartelle esattoriali non importa nulla. La pace fiscale, se si deve fare, la si faccia su tutto e non solo su alcuni tributi e anche la flat tax sia omnicomprensiva e sul reddito reale, non su quello presunto”. Per il senatore Adolfo Urso che ha bollato l’esecutivo guidato da Giuseppe Conte come “il primo governo comunista in Italia, comunista padano”, Salvini deve tornare dalla parte di chi produce lavoro”. Infine, il capogruppo nella Commissione Finanze della Camera Marco Osnato ha detto che “il governo e la maggioranza non hanno voluto accogliere i nostri emendamenti che suggerivano una maggiore apertura sulla pace fiscale, così come da programma del centrodestra, e un rinvio della sciagurata applicazione della fatturazione elettronica. Ad oggi – ha sentenziato Osnato – il tanto atteso decreto fiscale risulta essere un provvedimento inutile soprattutto se rapportato alle attese iniziali”.

Commenti

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  • francesco pizzoni 9 Dicembre 2018

    L’HO GIA’ SCRITTO NE TERRO’ MOLTO CONTO, PERO’.
    C’e’ un pero’ enorme e riguarda il lasso di tempo in cui FDI si è mossa in merito al tema. Sto scrivendo da un anno ormai che, nonostante per chi fa il mio mestiere il discorso gdpr e il discorso fatturazione elettronica siano elementi per sviluppare fatturato, ritengo questi due provvedimenti abnormi e di stampo mafioso dittatoriale inventati contro i piccoli imprenditori per renderli ancora piu’ schiavi del commercio in mano alle elite finanziarie. C’e’ stato tutto il tempo necessario per denunciare questa porcata e la si denuncia fuori tempo massimo – questa iniziativa si colloca tra quelle porcate grilline buttate tra la folla per dare l’illusione del diverso sapendo già che comunque quanto urlato restera’ urlo ma intanto produce proselitismo – MI AUGURO DI SBAGLIARE E CHE QUANTO IN PRODUZIONE PROVOCHI EFFETTI – ma come la metteranno con tutti quelli operatori di mercato che hanno prodotto software e lo hanno gia’ fatturato alle imprese? – COMUNQUE SPERO CHE QUESTA INIZIATIVA BLOCCHI L’ENNESIMA PORCATA DITTATORIALE DEL PD DELLA UE.

  • Valeria 9 Dicembre 2018

    La fatturazione elettronica non è stata introdotta da questo governo, era gia prevista dal precedente.
    L’errore di qst governo è di non averla bloccata perché non scovera’ chi lavorava in nero, anzi peggiorerà la situazione.
    Inoltre per chi lavora onestamente non porta alcun ritorno economico bensì sarà un ulteriore costo per le aziende.
    Ad oggi l’agenzia delle entrate non ha ancora definito gli ultimi dettagli della procedura!!!

  • Lino 9 Dicembre 2018

    Nelle battaglie di retroguardia, sempre in prima fila………

  • 9 Dicembre 2018

    Brava Giorgia.Salvini continuo a non capirlo.Infatti continua a dire che questo governo durerà 5 anni e non fa altro,almeno in tante decisioni,a sottomettersi ai dicktat grillini.
    E’ bene ricordargli con fermezza che se è nel posto in cui si trova lo deve a F.I. e a FDI.,anche se incominciano anche i leghisti del nord a cercare di farglielo capire,mostrando il loro dissenso in tante decisioni governative.