Napoli, a scuola il canto natalizio è “Bella ciao”. E i prof partigiani chiamano l’esercito…

21 Dic 2018 14:55 - di Marta Lima

Se non ci fosse da ridere, ci sarebbe da piangere per quanto accade in una scuola di Napoli, nel centralissimo quartiere di Chiaia, dove per Natale invece di organizzare recite a tema, con “Jingle Bells”, presepi e alberi decorati, la dirigenza ha pensato bene di far svolgere una manifestazione sull’Unità d’Italia facendo cantare ai bambini “Bella ciao“, l’inno dei partigiani. La protesta del dirigente leghista, Paolo Santanelli, con un flash mob all’esterno della scuola che fu del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, ha addirittura convinto qualcuno a sollecitare la presenza dei blindati all’esterno della “De Amicis” mentre nel teatro della scuola i bimbi cantavano l’inno del partigiano
La settimana scorsa Paolo Santanelli, genitore di un’alunna della De Amicis, neurologo e dirigente della Lega, aveva scritto sui social che si sentiva disturbato per aver appreso che sua figlia era stata costretta a cantare “Bella ciao” in programma per la recita di Natale. “Giù le mani dai bambini e fuori la politica dalla scuola -aveva scritto su Facebook-. Non vorrei che questa decisione altro non fosse che una scelta ad hoc fatta per non turbare la sensibilità delle famiglie di religione musulmana che hanno i loro figli in quella stessa scuola. Sia però ben chiaro che non consentirò in alcun modo a mia figlia minorenne di cantare una canzone che evoca uno dei momenti più bui della storia d’Italia, scritta da vigliacchi senza patria e senza divisa che sparavano alle spalle ai veri soldati italiani
Da lì il flash mob, la contropotesta dei centri soxiali, tensione, fino all’arrivo dei blindati all’esterno della scuola”. Ovviamente l’amministrazione comunale, che sposa qualsiasi causa populista a prescindere, si era schierata a favore dell’inno partigiano, con una dichiarazione dell’assessore comunale alla Scuola Annamaria Palmieri. I docenti si erano sentiti in dovere di replicare al leghista napoletano. “Bella ciao+ un canto di origine popolare che parla di patria, libertà, amore e coraggio. Tutti valori che non possono che unire…”. Con i blindati fuori alla scuola.

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