Meloni: «Vi spiego perché il Global Compact è una trappola micidiale» (video)

1 Dic 2018 11:24 - di Augusta Cesari

Una Giorgia Meloni, sorridente e decisa, le ha “cantate” ai buonisti in tv, ospite di “Nemo-Nessuno escluso”, ospite di Lucci. Il video postato sul suo profilo Fb mostra l’intera intervista, che è tutta un programma. Un Lucci che ha tentato di far cadere in contraddizione la presidente di Fratelli d’Italia sul Global Compact e sull’immigrazione, incassa un nulla di fatto. La Meloni ha spiegato una volta per tutte quello che la gran parte dei media non dice: ossia che il provvedimento non ha nulla a che vedere con la condivisione dell’immigrazione tra gli stati europei. Quindi chi sostiene che non votando il provvedimento Onu l’Italia si isolerebbe dal contesto internazionale, non sostiene il vero. «Le regole già ci sono per rifugiati, profughi e per chi è in fuga dalle guerre. Mentre il Global Compact introdurrebbe un principio micidiale: che chiunque può emigrare. Sarebbe un principio micidiale introdurre questo meccanismo».

Meloni: «Gli italiani verranno sempre prima per noi»

Giorgia Meloni, poi, zittisce Lucci quando fa rilevare come i migranti siano in Italia sostenuti a 1.200 euro al mese, mentre i pensionati sociali non arrivano neanche alla metà. E ribadisce. «Per noi gli italiani verranno sempre prima». Oggi su  tutto il territorio nazionale Fratelli d’Italia raccoglie le firme contro il Global Compact, il documento delle Nazioni Unite che vuole favorire l’immigrazione incontrollata. E raccoglie le firme contro l’obbligo della fatturazione elettronica. «Siamo al fianco delle imprese e scenderemo in piazza il 12 dicembre alle 11 davanti Montecitorio, contro un provvedimento che le massacra per pagare il reddito di cittadinanza», ha poi dichiarato il presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni partecipando in mattinata alla raccolta firme organizzata in tutta Italia dal suo partito contro il Global compact e contro l’obbligo di fatturazione elettronica.

La Trappola

Tra l’altro non si dice la  verità sull’immigrazione: se si è detto sì al  decreto sicurezza e migrazione, non è possibile approvare il Global Compact, perché le due misure  non sono compatibili. Il principio micidiale cui fa cenno la Meloni è che nel provvedimento Onu è scritto che «i rifugiati e i migranti sono titolari degli stessi diritti umani universali e delle stesse libertà fondamentali, che devono essere rispettate, protette e garantite in ogni momento». Il che, detto in sintesi, significa che si intende  equiparare lo status di rifugiati e quello di immigrati, applicando le tutele speciali dei profughi di guerra anche agli immigrati irregolari. La differenza tra rifugiati e «migranti economici» verrebbe di fatto a cadere. Capito la “fregatura”? Nel provvedimento c’è la “manina” della Germania. Come stupirsi? Il Global Compact le consentirebbe di scegliere – come ha sempre fatto fin’ora- quali migranti accogliere. Ed essendo una potenza economica, può procedere liberamente ad aprire le porte a migranti “selezionati” in base al grado di preparazione, risorse per la crescita del Paese. Relegando negli altri stati, tra cui l’Italia, quei migranti che risorse proprio non sono. Un meccanismo così chiaro, che pure nessuno evidenzia. Chissà come mai.

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