Lombardia, il centrodestra “cancella” le moschee abusive e dice no a nuovi edifici
Grazie al centrodestra lombardo niente sanatorie di moschee abusive in Lombardia, com’era nelle intenzioni del sindaco di Milano Sala e altri primi cittadini dei comuni lombardi. Tutto nasce da un ordine del giorno presentato da Forza Italia, Lega e gruppo misto nel Consiglio regionale della lombardia, approvato a maggioranza e fortemente voluto da Riccardo De Corato, Assessore a Sicurezza, Immigrazione e Polizia Locale della Lombardia di Fratelli d’Italia. Astenuti – ovviamente – Pd e Movimento 5 stelle. La norma è stata inserita all’interno del voto sul Piano territoriale, ultimo adempimento necessario per l’attuazione della L.R. 31/2014. La norma ora prevede che la Giunta regionale debba verificare che nei piani di governo del territorio dei Comuni lombardi siano escluse eventuali sanatorie di luoghi di culto – le moschee – e contemporaneamente siano rispettati i criteri stabiliti dalla legge regionale per l’individuazione e le modalità di realizzazione di nuove moschee o altri luoghi di culto.
La Giunta lombarda dovrà monitorare i territorio affinché siano vietate sanatorie nei confronti dei luoghi di culto. Riccardo De Corato a ha sottolinesto l’importanza dello stop alla sanatoria: «E’ stato giusto ribadire che le legge 2/ 2015 sui luoghi di culto va applicata e rispettata, vista la fuga in avanti di alcuni sindaci dei comuni lombardi a cominciare da Giuseppe Sala». L’assessore ed esponente di FdI ricorda che «a Palazzo Marino si discute il Pgt all’interno del quale si trova anche il piano per le attrezzature religiose. Il centro sinistra – avverte De Corato in un’intervista al Giornale – vorrebbe inserire l’edificazione di 3 nuove moschee e sanare quelle già esistenti, ma abusive». Ma la norma approvvata lo impedirà:: «Sono pronto ad impugnare davanti al Tar il Pgt del Comune di Milano qualora venisse disattesa o aggirata la legge regionale sui luoghi di culto e la volontà del Consiglio Regionale o concedendo sanatorie o permettendo la realizzazione di nuove moschee».