Lele Mora lascia il purgatorio e diventa leader di partito: «Molti vip con me»

28 Dic 2018 10:56 - di Giorgio Sigona

Il problema è che non è una barzelletta. E nemmeno un fake news. Dopo anni di inferno e purgatorio, dopo aver espiato i peccati, Lele Mora scende in campo per dare umanità al Paese. Il tono è pacato, gli annunci rocamboleschi, un misto tra palco e realtà. Guiderà lui l’esercito dei Vip in politica: «Ho chiesto in questi giorni a molti volti noti della televisione e del giornalismo italiano di aderire al mio partito e mi hanno risposto che non vedono l’ora di farne parte. Sono sicuro che governeremo l’Italia entro un paio di anni», assicura Lele Mora, nominato dal segretario del Partito Unione Cattolica, Ivano Tonoli, presidente della formazione politica di ispirazione cattolica. «Ho scelto Unione Cattolica – ha dichiarato Mora – perché è l’unico partito politico, esistente in Italia, che si fonda sui principi della filosofia cristiana, che fa del perdono il suo punto focale».

Lele Mora: chi sbaglia abbia un’altra opportunità

«Le leggi italiane – ha continuato il manager dei Vip – sono sorrette da una concezione eccessivamente moralistica, che considera la punizione quasi il fine ultimo della propria emanazione e che, pertanto, tengono in scarsa considerazione la necessità della riabilitazione sociale e umana di chi sbaglia. La filosofia cristiana, applicata alla politica, potrà costruire un mondo più umano. Desidero mediante la mia attività politica, aiutare chi sta male, chi è povero, chi è indifeso. In poche parole, desidero poter offrire a tutti una seconda possibilità, quando essi sbagliano. La politica deve dirigere il proprio fine al servizio del bene comune e non a favore degli interessi di pochi. Siamo il partito politico che pone i temi dell’aiuto, della buona parola, ossia della parola costruttiva, che non offende, ma che incoraggia, del riscatto morale, del riscatto sociale, dell’integrazione e della riabilitazione al centro della propria missione. Chi ha sbagliato deve essere riabilitato e reinserito dignitosamente nell’ambito della società civile ed umana, come ci insegna il Cristianesimo».

… e parla di società accogliente e solidale

«Tutti gli uomini siano uguali e, per tale motivo, non devono esistere distinzioni legati alla razza, al sesso, alla ricchezza e al potere. In tal modo vivrà una società accogliente, solidale e a misura umana. Unione Cattolica si batte per il raggiungimento di questi obiettivi. Forte di tali ideali, ben presto, Unione Cattolica si affermerà a tal punto da diventare un partito di governo, un partito di ampie dimensioni, in quanto in esso i cittadini si riconosceranno. Ho chiesto in questi giorni a molti volti noti della televisione e del giornalismo italiano di aderire al mio Partito e essi mi hanno risposto che non vedono l’ora di farne parte. Sono sicuro che governeremo l’Italia entro un paio di anni», ha concluso.

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