La Raggi fa infuriare anche la “sua” ministra: «I nostri militari non sono tappabuche»

19 Dic 2018 13:15 - di Eugenio Battisti

Non ne azzecca una la prima cittadina di Roma. Bellina, ben educata se non si fa arrabbiare, con quegli occhioni enormi che spalanca in versione Alice nel paese delle Meraviglie, Virginia Raggi ne ha combinata un’altra delle sue facendo infuriare la ministra grillina alla Difesa. «Ma chi ha fatto uscire queste sciocchezze?», si è sfogata con i suoi Elisabetta Trenta commentando la “demenziale” proposta di far intervenire la Difesa per la riparazione del dissestato manto stradale della Capitale.

La ministra della Difesa si infuria con la Raggi

«Ma come si fa a pensare che i nostri militari possano fare i tappabuche? Sono dei professionisti seri, ma che credono in Campidoglio? Il Genio entra in campo quando c’è una emergenza, senza una emergenza io non mando nessuno», avrebbe detto la ministra salvo poi far sapere ufficialmente che il suo dicastero è a disposizione per “aiutare” Roma, a condizione che si parli di interveniti su infrastrutture pericolose per i cittadini. Si apre così il day after la rocambolesca suspense parlamentareper l’esito dell’emendamento sulle buche presentato dalla maggioranza alla legge di bilancio come regalo di Natale alla sindaca Raggi che, ignara della bocciatura di lì a poco, ieri mattina già cantava vittoria («il governo sta mantenendo le promesse, ha stanziato i fondi per il rifacimento delle strade. Verrà impiegato l’esercito e il genio militare»).

La commissione bilancio del Senato, però, le ha rovinato la festa dichiarando inammissibile la proposta che stanziava 65 milioni di euro nel biennio 2019-2020 per riparare l’asfalto della città con l’aiuto del Genio dell’esercito. Peggio non poteva andare al deputato grillino Francesco Silvestri, romano doc,  che ha lavorato sodo all’emendamento. Il boccino ora è nelle mani della titolare della Difesa che, malgrado la stessa fede grillina, non pare nutrire grande fiducia nelle capacità amministrative della Raggi. «Dovrà chiedere lo stato di emergenza con la lista delle strade, altrimenti non ci muoviamo», insiste la Trenta, «l’esercito interviene solo nelle situazioni di emergenza, su quelle strade in cui c’è stata un’altissima mortalità. No, non tapperemo le buche ma daremo supporto alla situazione di emergenza».

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