Immigrato fuma sul tram: un autista lo richiama. E viene pestato a sangue
La vittima dell’ultima, assurda aggressione sul bus è un dipendente in borghese dell’azienda del trasporti pubblici torinese, la Gtt, aggredito da uno straniero che aveva appena richiamato perché stava infrangendo il divieto di fumare sul mezzo. Una ennesima dimostrazione di come ormai, per usufruire del trasporto pubblico, sia necessario l’elmetto…
Immigrato fuma sul tram: un dipendente del trasporto pubblico lo richiama
La denuncia arriva direttamente dal sindacato di Ugl Autoferrotranvieri e si riferisce a quanto accaduto ieri mattina presto a bordo di un tram di Torino dove è salito un impiegato che si stava recando a lavoro e che, non essendo ancora in servizio, non indossava la divisa d’ordinanza. Il non aver timbrato ancora il cartellino non ha impedito all’uomo di richiamare all’ordine l’immigrato che, infischiandosene di divieti e rispetto delle regole, fumava tranquillamente in faccia ad altri passeggeri all’interno del mezzo. È a quel punto che il dipendente in borghese della Gtt ha lanciato un’occhiata allo strabiero che, anziché sentirsi in torto e spegnere la sigaretta, ha pensato bene di cominciare a dare in escandescenze, rivolgendo con con insulti e minacce all’uomo che lo aveva infastidito con un solo sguardo.
E finisce pestato a sangue al pronto soccorso
Poi, ormai preda dell’ira, ha impugnato un oggetto contundente e ha inveito contro il povero impiegato, colpendolo alla testa prima di essere immobilizzato e neutralizzato da due ragazzi che avevano assistito alla scena. Attimi di confusione, qualcuno chiama i soccorsi e la polizia, ma all’arrivo delle forze dell’ordine l’aggressore si è già dileguato. In seguito alla vicenda, allora, la segreteria Ugl Tpl di Torino ha indetto per domani uno sciopero di 4 ore, deciso in segno di protesta e per lanciare un allarme. L’ennesimo.
Ogni commento è superfluo, ma ritengo che occorra una maggiore disponibilità di tutti i cittadini verso l’ordine e il rispetto della legge. In Italia il cittadino non si sente tutelato per cui evita di denunciare pur di non avere guai futuri. Nel caso specifico occorso sono sicuro che se tutti in quel mezzo fossero intervenuti, l’aggressore non sarebbe riuscito a scappare. Purtroppo c’è anche il pensiero latente in tutti noi che ci spinge ad evitare intromissioni, in quanto riteniamo che l’arresto sarebbe durato qualche ora e l’individuo sarebbe stato lasciato libero. Purtroppo il sentore diffuso della mancanza di una pena certa, seria ed immediata sviluppa la libertà a delinquere.
immigrati??? grazie a coloro che hanno concesso tutti i diritti ed eliminati agli italiani…. si sentono padroni, impunibili…. io sono per equilibrio e dente per dente….