Il delirio di un parroco: abolisce il Natale e chiude la chiesa per polemica sul dl Sicurezza
Che tristezza i parroci che utilizzano il Natale per dividere i fedeli, fare politica, lanciare invettive. Accade a Genova dove il parroco Don Paolo Farinella della Chiesa di San Torpete ha deciso di fare “Obiezione di coscienza” contro il dl Salvini, non celebrando la Messa di Natale. Tra Madonne negate, inni natalizi stravolti e presepi rinnegati “per non offendere”, non stupisce, purtroppo che un uomo di Chiesa tolga “d’imperio” il Natale, cancellando un rito come la Messa di Mezzanotte che per tanti fedeli è un rito irrinununciabile . Il parroco fa di più. Sostiene che la chiesa sarà chiusa “per fallimento” dalla vigilia di Natale fino al 5 gennaio dell’anno prossimo.
E i fedeli? Don Paolo Farinella non sembra interessarsene. Anzi. La sua è una mossa “contro” i fedeli, contro quei cattolici “cattivi” che hanno votato Lega e che inneggiano a Salvini, che lui – come apprendiamo dal Giornale considera “uomo incolto, senza alcun senso dello stato e del diritto”, considerando i leghisti e i loro seguaci “complici di lesa umanità e di ‘deicidio'”. Siamo al delirio. Don Paolo Farinella aveva inizialmente espresso una considerazione condivisibile nella sua newsletter, scrivendo che “il Natale non è più natale cristiano: non più ‘memoria’ della nascita di Gesù, ma cinico fatto commerciale, mescolato a ripetuti riti e liturgie”. Una critica al consumismo legittima. Ma poi inizia con le solite divagazioni sul tema, parlando di Gesù come “migrante dei migranti”, come “emigrante perseguitato dalla polizia di Erode, fuggito alla persecuzione, accolto in Egitto e ritornato a stabilirsi a Nazaret, dopo un viaggio allucinante e pericoloso attraverso il deserto del neghev”. Una parabola riveduta e corretta in ossequio al credo buonista, anti italiano e anticristiano. Quel che scrive metterebbe in imbarazzo anche la Boldrini. Il parroco scrive che i cristiani “sono complici del degrado di Natale, perché la memoria della nascita di Gesù non c’entra nulla con questo Natale, trasformato in saga paesana di abbuffate tra regali e presepi, mentre accanto ‘i poveri cristi’ muoiono di fame e freddo in mare, nei bordelli della Libia, pagati dall’Italia”.
Il parroco poi scopre le carte e getta tutto il suo livore sul decreto Sicurezza voluto da Salvini e votato dal Parlamento, contro il quale invita all’”obiezione di coscienza”. E lo fa venendo meno ai suoi dover cristiani – pensate un po’ in che mani sono le chiese italiane – e decidendo di non celebrare il Santo Natale e le festività fino al 5 gennaio. Il parroco definisce il decreto sicurezza “uno sfregio dei valori e dei sentimenti più profondi della democrazia e del diritto”. Va oltre. Il decreto sarebbe “incostituzionale” così come la volontà di pensare “prima gli italiani”, che secondo lui sarebbe un “obbrobrio giuridico che fa straccio di secoli di conquiste ci civiltà giuridica”. L’”obbrobrio” qui non è il dl Sicurezza, ma le parole che usa il parroco in una crociata di condanna che è un’offesa a tutti i cattolici: un prete che spara nel mucchio ci mancava. “Come è possibile – si chiede don Farinella che scopre adesso che nel mondo c’è tanta crudeltà- – aprire le chiese e baloccarsi con ninne-nanne, tu scendi dalle stelle, canti gregoriani, presepi scellerati, quando fuori il vero cristo è offeso, torturato, stuprato, vilipeso, venduto, schiaffeggiato, ucciso”. E ancora: “Con quale diritto i cristiani possono pretendere di celebrare il Natale di quel Gesù che il loro Paese, senza alcuna loro resistenza o protesta, espelle l’Uomo nel Figlio di Dio?”.
Un parroco che abolisce il Natale per protesta … è da follia pura,questi migranti ,per lo più musulmani,forse stanno ottenendo ciò che ogni cultore dell’Islam sogna,ossia conquistare il mondo ponendo la loro religione come unica possibile…Non si è mai visto un imam che per protesta rinuncia al Ramadan per solidarietà ai cristiani,anzi!!!…questi preti fanatici ossessionati “dal migrante” dovrebbero darsi una calmata e cercare di avvicinare sempre di più i fedeli alla loro chiesa, Gesù era un migrante?si,ma nella stessa area di provenienza,non risulta che prese un barcone e andò in altri continenti,ne tantomeno cercò di imporre ad altri il suo credo ,Lui predicava la pace,il perdono,la tolleranza,la fratellanza …cose che in questi anni molti preti hanno smarrito con i loro fedeli !
Certamente non è farinella per far ostie.
Certi preti,vescovi,cardinali e con in testa l’antipapa dovrebbero essere cancellati dal mondo cattolico e mandati in qualche deserto ad espiare le proprie colpe di anti-cattolicesimo.
In primis dovrebbero essere i propri parrocchiani,diventati pochi proprio a causa di queste continue esternazioni,a boicottare tutte le funzioni religiose.
Ma ormai sono tutti fuori di testa questi che vogliono cancellare la nostra cultura e fatta da un prete è ancora peggio, basta non se ne può più
Anche questo rebosciato sta contribuendo a come svuotare le chiese, visto che il Papa le vuole vendere…
Riguardo a quel prete di Genova, il presepe è una storia, un simbolo del cristianesimo per tutti, cosa centra Salvini, ma che diritto ha di chiudere la Chiesa. secondo me quel prete va messo in riposo!! Qui deve intervenire FRANCESCO.
mi sembra inverosimile!!!
un parroco che, invece di celebrare messa e guidare spiritualmente il suo popolo
si mette a fare politica spicciola!!??!!
ma dove siamo arrivati!!??!!
ma non sarà che anche il parroco vuole visibilità per poter… fare carriera e diventare, magari, monsignore o Vescovo (con questa “scorciatoia”)???
Certo è che non chiederei mai un consiglio Spirituale ad un parroco così…laicizzato e schierato, non credo sarebbe in grado di indicarmi la giusta direzione…