I parlamentari grillini non sanno usare il web. E la restituzione degli stipendi latita…

21 Dic 2018 17:29 - di Leo Malaspina

La piattaforma doveva essere pronta già qualche settimana fa, in tempo per lanciare il “restitution day” prima di Natale. Ma qualcosa è andato storto e così il varo della nuova versione di tirendiconto.it, il sito delle restituzioni grilline, resta ancora una chimera. Il motivo? Non c’entrerebbe – assicurano dal Movimento – con la riluttanza dei parlamentari a rendicontare i bonifici dei soldi versati per le restituzioni.

Dietro il ritardo, raccontano all’Adnkronos fonti M5S bene informate, ci sarebbero soprattutto ragioni tecniche, legate alla poca dimestichezza di alcuni parlamentari grillini con la nuova piattaforma. “Millennials un corno… questi sanno usare solo Facebook”, si sfoga una fonte a taccuini chiusi. Insomma: caricare dati e scartoffie sul nuovo sito sarebbe diventata una sorta di ‘mission impossible’ per i deputati e senatori M5S meno addentro alle cose del web.

Addirittura, raccontano, “abbiamo organizzato dei seminari per spiegare ai parlamentari come si compilano i moduli online del nuovo tirendiconto.it”. E sono stati istituiti degli helpdesk per soccorrere gli internauti più claudicanti. Ma niente.

Lo slittamento della presentazione del portale nuovo di zecca avrebbe costretto i vertici stellati a rinviare il restitution day – il giorno dell’orgoglio grillino, in cui viene simbolicamente mostrato l’assegno con i soldi degli stipendi ‘restituiti’ ai cittadini -, inizialmente programmato per il periodo natalizio. L’evento potrebbe a questo punto tenersi a gennaio, alla ripresa dei lavori.

Le istruzioni sui versamenti impartite dai vertici M5S agli eletti erano tutte contenute in una mail spedita a deputati e senatori a inizio novembre. Nella missiva si chiedeva agli eletti di versare 6mila euro (ovvero la quota relativa ai mesi di luglio, agosto e settembre) entro il 18 novembre, versando i soldi sul conto della protezione civile a favore delle popolazioni alluvionate.

Lo scorso 10 dicembre è scaduto invece il termine per completare la rendicontazione sul sito. All’appello, a quanto si apprende, mancherebbe ancora qualche grillino.

I vertici M5S, memori del caso delle false restituzioni, avevano inserito nella mail inviata ai parlamentari alcune regole ‘anti-furbetti’: “E’ di fondamentale importanza indicare chiaramente nella causale del bonifico il periodo di riferimento”, la raccomandazione. Le caratteristiche richieste per i bonifici da caricare nel sistema sono: “quietanza definitiva della banca in formato file Pdf, jpeg o png (non va caricata la richiesta di bonifico); Iban di destinazione chiaramente visibile; numero operazione Cro/Trn/Tid visibile; importo bonifico chiaramente visibile; causale visibile e con chiara indicazione del mese/i di riferimento”. Troppo difficile per i grillini onorevoli…

 

 

 

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