“Hezbollah terroristi islamici”, tempesta su Salvini che replica: “Che ho detto di strano?”
Nuova tempesta su Matteo Salvini, che da Israele, dove si trova in visita, ha definito Hezbollah “terroristi islamici”. In realtà il termine è utilizzato da tutto il mondo, a cominciare dagli Stati Uniti, ma se lo dice Salvini si grida allo scandalo. L’unica cosa preoccupante è che la critica arriva proprio dal ministero della Difesa italiano, che di Salvini dovrebbe essere alleato: ”Preoccupazione” e ”imbarazzo” trapelano infatti tra i corridoi del ministero della Difesa e del comando italiano ad Unifil a seguito del post pubblicato dal ministro dell’Interno. “Non vogliamo alzare nessuna polemica, ma tali dichiarazioni mettono in evidente difficoltà i nostri uomini impegnati proprio a Sud nella missione Unifil, lungo la blue line. Questo perché il nostro ruolo super partes, vicini a Israele e al popolo libanese, è sempre stato riconosciuto nell’area. Tra l’altro l’Onu la sua parte la sta già facendo, c’è una missione, si chiama Unifil, da oltre 12 anni, e il comando è oggi sotto la guida italiana per la quarta volta”. È lo stesso Salvini a replicare al ministero della Difesa, retto dalla grillina Elisabetta Trenta: “Non capisco lo stupore, che ho letto su un’agenzia, per la definizione di Hezbollah come terroristi islamici”. Così il ministro dell’Interno in conferenza stampa da Gerusalemme: “Se si scavano tunnel sotterranei a decine di metri che sconfinano nel territorio israeliano, non penso lo si faccia per andare a fare la spesa”. Per qualsiasi persona di buon senso Salvini ha ragione da vendere, ma forse non è così per l’ala sinistra grillina, che adesso avrà un’altra brutta gatta da pelare. E sulla questione interviene lo stesso Luigi Di Maio: la missione Unifil in Libano “è una delle missioni di pace più importanti che abbiamo nel mondo e soprattutto, come M5S, abbiamo sempre citato quella missione di pace come vero modello di missione super partes. Quello che si doveva dire sulla vicenda l’ha detto il ministero della Difesa. Io mando solo un grande abbraccio ai militari che sono lì. Gli dico di tenere duro e di andare avanti”, ha detto il vicepremier Luigi Di Maio. È noto a tutti che Israele quasi ogni giorno è fatto oggetto di lanci di missili katiuscia dalla Striscia di Gaza, razzi che si dirigono su obiettivi civili e non militari, nel più classico stile tewrrorista. Israele da tempo di è dotato di un sofisticato sistema di difesa, Iron Dome, che automaticamente individua e intercetta la maggior parte dei razzi che i terroristi islamici lanciano sulle città israeliane.
Salvini: terrorismo islamico, che fanno Onu e Ue?
Salvini sta mettendo su Facebook il resoconto della sua importante visita in Israele: “Felice di tornare in Israele da ministro, dove incontrerò in questi due giorni il premier Benjamin Netanyahu, esponenti del governo e altre autorità civili e religiose. Vi aggiorno!”. Così sui suoi canali social il ministro dell’Interno e vicepremier. Nelle ultime ore aveva scritto: “Chi vuole la pace, sostiene il diritto all’esistenza ed alla sicurezza di Israele. Sono appena stato ai confini nord col Libano, dove i terroristi islamici di Hezbollah scavano tunnel e armano missili per attaccare il baluardo della democrazia in questa regione – denuncia – Per combattere il terrorismo islamico e riportare pace e stabilità, per un rapporto sempre più stretto fra scuole, università ed imprese, per cooperare in ricerca scientifica e sanitaria, per rinsaldare collaborazione e amicizia fra popolo italiano e popolo israeliano: io ci sono”. “Aspettiamo che anche Onu ed Unione Europea facciano la loro parte”, conclude Salvini. Si tratta di un nuovo scontro politico, e la questione degli Hezbollah fungerà solo da clava per attaccare ancora una volta il governo italiano. Probabilmente l’incidente servirà a chiarire una volta per tutte chi è tollerante con con i terroristi islamici e chi invece ritiene che l’Occidente abbia il diritto di difendersi.
Salvini, di già che incontreraI Netanyau fatti spegare come mai andava a trovare i tagliagole islamici di “isis” feriti in Siria, ricoverati e curati amorevolmente negli ospedali israeliani, perchè i “cattivi” hezbollah gli avevano sparato addosso.
Embè? Non si può dire neanche questo? Ma quanto fa male la verità!