Gli antagonisti tornano alla carica: “Denunciamo Salvini per mancata accoglienza”
Stando a quanto riferito in queste ore dal sito de Il Giornale, gli antagonisti sarebbero sul piede di guerra (tanto per cambiare) e, «in una nota rilasciata sulla propria pagina Facebook, l’Assemblea antirazzista di Trento attacca pesantemente quelle che definisce “le prassi illegittime del commissariato del Governo e della questura (con l’avallo della provincia di Trento) di mancata accoglienza dei richiedenti asilo arrivati in modo autonomo nel territorio”».
Trento, gli antagonisti e un immigrato afghano vogliono denunciare Salvini per “mancata accoglienza”
E c’è di più: sempre secondo quanto riportato dal sito del quotidiano milanese diretto da Sallusti, «secondo i membri dell’Assemblea antirazzista, integrazione ed accoglienza avrebbero dovuto essere estese non soltanto ai richiedenti asilo arrivati dal mare, ma anche a quelli venuti via terra senza alcun aiuto». E dunque, stando a quanto recriminato e denunciato online dal gruppo antagonista, un giovane afghano arrivato nel trentino a cui non è mai stata garantita assistenza, avrebbe tutti gli estremi per denunciare direttamente il ministro dell’Interno Matteo Salvini perché, in base a quanto riferito, stavolta dal quotidiano locale Dolomiti, l’immigrato in questione sarebbe «un ragazzo che si trova in Trentino da circa un anno e che seguiamo da tempo. La provincia fino ad oggi non l’ha mai contattato per farlo rientrare nel sistema di accoglienza». Un precedente gravissimo, a detta degli antagonisti trentini, che dunque arrivano a presentare la denuncia nei confronti del leader del Carroccio divenuto bersaglio prediletto di iniziative e invettive militanti. Domande a cui peraltro Salvini ha già dato risposte nell’ultima visita istituzionale in Trentino di ottobre quando, parlando di Europa, sicurezza, spopolamento delle valli e immigrazione, il titolare del Viminale ha ribadito: «Chi al voto sceglie la Lega – ha affermato il leader leghista – fa una scelta di buon senso, una scelta di madre e padre di famiglia. Sceglie prima gli italiani per le case popolari, per i contributi pubblici, per i bonus bebè e per il bonus affitto. Abbiamo vissuto un periodo nel quale dove essere italiani significava arrivare ultimi ed è ora di cambiare».
La denuncia formalizzata con l’aiuto di un legale e presentata in conferenza stampa
Ma di cambiare in quel senso, tra le fila degli antagonisti trentini non se ne parla: e così, con l’indice puntato contro, e con l’asso nella manica di un legale disposto a formalizzare l’atto, ieri il documento è stato formalmente presentato nel corso di una conferenza stampa in via S. Margherita, a Trento. Al centro del dibattito attivista il Decreto sicurezza, e nel mirino delle accuse, il ministro Salvini che lo ha voluto e approvato. La richiesta, sempre la stessa: ampliare il sistema d’accoglienza, estenderne diritti e incrementarne i fondi, allargando le maglie della rete solidale anche ai richiedenti asilo e ai soggetti senza fissa dimora. Insomma mettere mano al portafoglio comune e accogliere a braccia aperte in barba a fondi in cassa, alle possibilità reali e a dispetto delle norme di sicurezza rinforzate nella direzione di una più rigorosa gestione dei flussi migratori: questioni spinose su cui, con buona pace degli antagonisti trentini e di chi ne appoggia recriminazioni e denunce, gli italiani si sono già inequivocabilmente espressi lo scorso 4 marzo.
.