Famiglia, “Figli negati”: sì al contributo di quattrocento euro ai padri separati
Bene la proposta di Matteo Salvini di allargare a tutta Italia il provvedimento già previsto dalla regione Lombardia di un contributo di 400 euro al mese ai padri separati, ma occorre anche andare avanti con quelle parti «estremamente positive» del ddl Pillon a favore del genitore più debole. Ne è convinto Giorgio Ceccarelli, padre separato e presidente delle associazioni Figli Negati e I Love Papà, da anni in prima linea a difesa dei diritti dei papà ma soprattutto dei figli di genitori separati, secondo cui quei 400 euro «possono contribuire a fare la differenza tra esserci o meno per i propri figli». «Sicuramente – dichiara Ceccarelli all’Adnkronos – la proposta di Salvini rappresenterebbe una importante risorsa in più per quei papà che dopo una separazione si ritrovano loro malgrado sotto la soglia di povertà, di poter continuare a frequentare e seguire i figli,