Disabili, la denuncia degli assistenti sociali: «C’è troppa indifferenza»
C’è chi ne parla come una questione d’altri tempi, quando le istituzioni si accorsero delle famigerate “barriere architettoniche“, il solito eufemismo che nella realtà di tutti i giorni erano, per i disabili di allora, l’equivalente di una montagna da scalare. Da allora molto è stato fatto. Ma molto, per migliorare la qualità della vita dei diversamente abili, resta ancora da fare. E da rimuovere. A cominciare dall’indifferenza, un’autentica barriera mentale che – come ha ricordato Gianmario Gazzi, presidente dell’Ordine degli assistenti sociali, intervenendo alla Giornata internazionale delle persone con disabilità – è la causa «più invalidante» della disabilità. L’obiettivo indicato da Gazzi consiste nell’orientare il nostro Paese «verso un’assunzione di responsabilità collettiva che metta al centro le esigenze e i bisogni di tutti i cittadini e di tutte le categorie sociali, anche quelle che vivono in particolari condizioni di esclusione e di discriminazione».