“Deposito incontrollato di rifiuti”. Indagato il padre di Luigi Di Maio

20 Dic 2018 15:26 - di Carlo Marini

Il padre di Luigi Di Maio è indagato dalla procura di Nola per deposito incontrollato di rifiuti. Lo riporta il quotidiano Il Mattino. L’iscrizione nel registro degli indagati di Antonio Di Maio, padre del vicepremier e ministro del Lavoro, Luigi, è avvenuta dopo il ritrovamento da parte della polizia municipale nell’appezzamento di terreno attiguo alla vecchia masseria di famiglia nel Comune di Mariglianella (Napoli), di alcuni rifiuti inerti, di alcuni vecchi secchi e di una carriola.  Un controllo, quello effettuato dalla polizia municipale, che scoperchiò un vero e proprio mondo fatto di costruzioni ritenute abusive con tanto di sequestro delle aree nelle quali era stato trovato il materiale. Lo step successivo sarà quello degli accertamenti dell’Arpac (Agenzia regionale per la protezione ambientale della Campania).

Ottimismo da parte del legale di Di Maio

Dopo l’ispezione dei vigili le aree furono messe sotto sequestro. L’avvocato Saverio Campana, legale di Antonio Di Maio, non ha voluto rilasciare dichiarazioni sulla vicenda. “Preferisco non rilasciare dichiarazioni”, ha detto, lasciando comunque trapelare la “massima serenità” in relazione all’accusa. Alcuni giornali hanno tuttavia riportato dichiarazioni che Campana non conferma (“Ho detto a tutti i giornalisti che non avrei fatto alcun commento”): “Siamo in presenza di un’ipotesi astratta. Il sequestro è finalizzato solo a consentire all’Arpac di stabilire se quanto rinvenuto rientri o meno nella categoria di rifiuti. Se anche fosse, la semplice rimozione determinerebbe l’estinzione automatica del reato”.

 

 

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