“Cupola 2.0”, vittoria dello Stato. Musumeci: “Bellissima giornata”
”49 mafiosi, colpevoli di estorsioni, incendi e aggressioni, sono stati arrestati poche ore fa dai Carabinieri in provincia di Palermo. Le buone notizie non finiscono qui. Altri 15 mafiosi nigeriani sono stati arrestati a Torino dalla Polizia, che poi ha ammanettato altri 8 spacciatori (titolari di permesso di soggiorno per motivi umanitari e clandestini) a Bolzano. Grazie alle Forze dell’Ordine! La giornata comincia bene!”. Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini in un tweet. Anche il vice premier Luigi Di Maio esulta: “Numerosi arresti e uno in particolare, quello di Settimo Mineo, rappresentano uno dei più duri colpi inflitti dallo Stato alla mafia. Mineo era stato infatti eletto erede di Totò Riina dopo la sua morte. Per questa gentaglia in Italia non c’è più spazio. Grazie ai Carabinieri e al pool di magistrati che hanno portato a termine questa grande operazione!”, ha scritto infatti sulla sua pagina Facebook il vicepremier e leader M5S.
Meloni e Musumeci: bellissima giornata, grazie
Tra le prime reazioni quella del presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni: “Grazie ai carabinieri e alla Dda di Palermo per la maxi operazione antimafia che ha smantellato la nuova cupola di Cosa Nostra e ha assicurato alla giustizia il successore di Totò Riina, Settimo Mineo. È una bella giornata per l’Italia onesta e perbene che combatte ogni giorno contro il cancro della criminalità organizzata”. Nello Musumeci, governatore siciliano, da parte sua parla di vittoria dello Stato: “L’operazione antimafia di stamane è l’ennesima vittoria dello Stato contro la criminalità organizzata, oltre che la conferma della presenza di una squadra investigativa di altissimo livello”. Lo dice, da Malta dove si trova in visita ufficiale, il presidente della Regione siciliana commentando il blitz dei carabinieri di Palermo che ha portato al fermo di 46 persone tra boss e gregari di Cosa nostra. “Oggi, per la nostra Isola ma anche per l’intero Paese – prosegue -, è una bellissima giornata. E di questo voglio ringraziare, a nome di tutta la comunità siciliana, i carabinieri e i magistrati per quotidiano impegno a favore di una Sicilia più libera”.
Intanto si apprende che la Cupola di Cosa nostra non si riuniva da “almeno 25 anni”. Ne sono convinti i magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Palermo che hanno coordinato l’indagine, denominata Cupola 2.0 che oggi ha portato al fermo di 46 persone. “A seguito della scomparsa di Bernardo Provenzano e, soprattutto, di Salvatore Riina, risulta invece essere stata ricostituita nella sua piena natura, la riunione periodica dei capi-mandamento, storicamente denominata Commissione provinciale di cosa nostra”, dicono gli inquirenti.