Clima rovente nel Pd. Il candidato dei giovani Corallo: Giachetti andrebbe preso a schiaffoni…

15 Dic 2018 18:27 - di Redazione

Nel Pd ormai le risse sono all’ordine del giorno. Nonostante l’appello di Massimo Cacciari che invita i principali contendenti alle primarie, Maurizio Martina e Nicola Zingaretti, a mettersi d’accordo per non far morire il partito, la polemica giornaliera non manca. Ad accendere la miccia è stato il giovane Dario Corallo, portavoce dei giovani democratici, che ha qualche sassolino da togliersi attaccando l’apparato e annuncia ricorso contro l’accettazione della candidatura di Roberto Giachetti. “Ho presentato il ricorso questa mattina. E’ insopportabile questa arroganza, la solita arroganza di chi ha il potere”. Dario Corallo continua: “Ha messo su Facebook la foto di un divano con le mail sparse sopra. Da prendere a schiaffoni..”, dice. “Le firme necessarie per candidarsi -spiega- sono 1500 e Giachetti ne ha presentate 1408”. Ma le mancanti sono state comunque presentate anche se in formato digitale. “Ma questo agli altri non è stato concesso. Di fatto la commissione garanzia che ha preso per buona la candidatura di Giachetti, ha sancito che nel Pd non siamo tutti uguali ma alcuni, guarda caso sono sempre i big, sono più uguali di altri. Io sono esterrefatto. Vogliamo scommettere che se lo avessi fatto io, non avrebbero ammesso la mia candidatura?”.

Nella delibera della commissione si legge che l’ok a Giachetti è motivato dal fatto che “lo Statuto del Pd è improntato a un principio di partecipazione”, come si può leggere nel documento. “Ma se lo spirito è quello della partecipazione democratica -argomenta Corallo- la democrazia si fonda su delle regole e in questo caso sono state infrante. Probabilmente il nostro ricorso non sarà accolto dato che la commissione chiamata a giudicare è la stessa che ha deliberato. Ma lo abbiamo fatto perché chi sbaglia non può restare impunito e  se si vogliono cambiare le cose si deve innanzitutto dare l’esempio”.

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