Clan Spada, anche per l’Appello è mafia. La minaccia: «Buffoni, quando esco spacco tutto»

21 Dic 2018 16:00 - di Redazione

Confermate in appello le condanne col riconoscimento dell’aggravante del metodo mafioso per alcuni esponenti del clan Spada. Si tratta complessivamente di oltre 50 anni di detenzione comminati. I giudici della Corte d’Appello di Roma hanno condannato i sette esponenti del clan per la vicenda del racket delle case popolari a Ostia. Le accuse contestate vanno dalle minacce alla violenza, dagli sfratti forzosi da alloggi popolari e a una gambizzazione.

Grida e minacce in aula

Al momento della lettura della sentenza qualcuno dal pubblico ha gridato «vergogna», mentre uno degli imputati ha minacciato «buffoni, quando esco spacco tutto». La sentenza è arrivata dopo una camera di consiglio durata più di tre ore e ha confermato tutte le condanne emesse in primo grado nell’ottobre del 2017: Massimiliano Spada 13 anni e 8 mesi di carcere, Ottavio Spada 5 anni, Davide Cirillo 6 anni e 4 mesi, Mirko Miserino 6 anni e 4 mesi, Maria Dora Spada 7 anni e 4 mesi, Massimo Massimiani 11 anni e Manuel Granato 6 anni e mezzo.

Le parti civili

Nel processo d’appello oltre a Comune, Regione e ad alcune associazioni tra cui Libera e “Sos impresa”, erano parte civile anche la collaboratrice di giustizia, Tamara Ianni insieme al marito Michael Cardoni.

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