Caos sul maxi-emendamento, la fiducia slitta. Meloni ironica: “Venga Moscovici a riferire…”
Una giornata di indiscrezioni, dietro-front, smentite e litigi in aula, al Senato, dove era atteso il maxi-emendamento alla manovra per un voto che invece slitta a domani. Dopo ore di annunci e smentite, i tecnici di Palazzo Chigi hanno preso altro tempo. Il maxi emendamento del governo contenente la manovra economica sarà dunque presentato domani alle 14 e alle 20 ci sarà la prima chiama sulla fiducia già preannunciata dal governo, come si è appreso al termine della conferenza dei capigruppo di palazzo Madama. Il mistero sui contenuti, resta, nell’impossibilità per i senatori di leggere il testo.
Il premier Giuseppe Conte, attaccato dalle opposizione a Palazzo Madama, ha cercato di smorzare le tensioni. “Ci stiamo lavorando, siamo al rush finale. Ci rendiamo conto che siamo in zona Cesarini, ma nella giornata di domani – ha aggiunto – auspico possa essere approvata la manovra al Senato”.
A Palazzo Madama, però, il presidente Elisabetta Alberti Casellati si è sentita in dovere di difendere la dignità del suo ramo del Parlamento, formulando critiche pesanti all’indirizzo del governo: “Pur comprendendo le difficoltà del governo che ci sono state anche in relazione con l’interlocuzione con l’Europa mi corre l’obbligo di invitare la maggioranza e il governo ad avere un percorso legislativo più regolare, e non con questa tempistica a singhiozzo, rispettoso dell’assemblea del Senato”, ha detto in aula.
Meno aplomb, invece, dai banchi dell’opposizione: “Una vergogna”, ha detto il presidente dei senatori del Pd Andrea Marcucci, che ha definito il modo di procedere della maggioranza sulla manovra economica, annunciando che i senatori dem occuperanno l’aula di palazzo Madama per “contestare con tutta la forza possibile l’atteggiamento della maggioranza M5S-Lega”.
Affondo durissimo anche della presidente dei senatori Fi Annamaria Bernini contro la maggioranza in aula a palazzo Madama per la mancanza del testo del maxi emendamento contentente la manovra: “E’ una cosa sconcia nei confronti del popolo italiano, uno sfregio non a noi ma ai vostri rappresentati. Una Caporetto per il governo che non
presenta l’emendamento non è per ragioni tecniche, ma politiche. Non ce la fa…”.
Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ironizza: “”Basta non ne possiamo più di questo continuo rinviare sulla manovra in Senato. Chiediamo risposte. Moscovici venga in Parlamento a riferire sulla legge di Bilancio!”.