Banfi in udienza da papa Francesco. “Io nonno Libero, lei il nonno del mondo”
Lino Banfi in udienza privata da papa Francesco. L’incontro tra il Pontefice e il popolare attore, conosciuto dal grande pubblico come nonno Libero è avvenuto a Casa Santa Marta, prima dell’udienza generale.
«Era da tanto che volevo incontrare Francesco – confida all’Adnkronos Banfi – conoscevo Wojtyla e Benedetto XVI. È stato un bellissimo e inaspettato regalo di Natale». «Io cercavo di spiegare al Papa chi ero – racconta l’attore – ma lui mi ha sorpreso dicendomi: “La conosco, lei è una persona speciale”». L’incontro è andato avanti simpaticamente, fuori da protocolli e ingessature. Ad accompagnare l’attore pugliese, don Sergio Mercanzin, direttore di Russia Ecumenica, che nel presentarlo al Papa ha detto: «Santità, Banfi è una persona molto generosa». Bergoglio di rimando ha scherzato dicendo «Generoso come il vino?». Quindi è iniziato il colloquio. «Se io sono il nonno d’Italia» – dice Banfi al Pontefice – Lei Santità è l’abuelo (nonno in spagnolo) del mondo…». Una definizione che il papa ha molto apprezzato.
Banfi in udienza privata dal Papa
Nonno Libero ha abbandonato la verve pugliese nemmeno davanti al Papa. «Quando ho detto al Papa che siamo coetanei, mi ha risposto: “Ma lei può dire anche di avere 74/75 anni”. Al che ho risposto: ‘Eh santità, devo ‘trottere’. Ho usato il termine pugliese perché a Ratzinger avevo insegnato a dire “papele papele” (papale, papale) e si divertiva molto. Anche Bergoglio è sembrato divertirsi. Era molto sorridente. L’ho trovato bene». L’attore ha donato a Bergoglio una poesia sui due papi che ha scritto di suo pugno: «L’ha messa in tasca dicendomi che l’avrebbe letta volentieri». Nel momento di congedarsi, Banfi ha chiesto al Papa di poter suggellare l’incontro con una foto. Scatti e autografi anche da parte di Banfi per Guardie svizzere, gendarmi e impiegati del Vaticano.