Arcidosso, dramma alla festa di compleanno: 15 bimbi in codice rosso

13 Dic 2018 11:05 - di Roberto Mariotti

Sfiorata la tragedia ad Arcidosso (Grosseto), alle pendici del versante occidentale dal monte Amiata, dove 23 tra bambini e adulti sono stati salvati da una intossicazione da monossido di carbonio durante una festa privata di compleanno, organizzata all’interno di un garage riscaldato con una stufa a gas. Il dispiegamento di forze della Asl Toscana sud est, la collaborazione con tutte le associazioni di volontariato, il lavoro di rete tra territorio e ospedali, ha permesso di soccorrere tempestivamente 15 bambini (quasi tutti di 7 anni), di cui 11 trasportati in codice rosso al pronto soccorso pediatrico dell’ospedale pediatrico di Grosseto (10 sono sottoposti a trattamento in camera iperbarica), due in codice rosso trasferiti all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze e due rimasti in osservazione al pronto soccorso di Castel del Piano (Gr). Sono stati soccorsi anche 8 adulti: due trasportati in codice rosso all’ospedale fiorentino di Careggi per trattamento iperbarico, tre in osservazione al pronto soccorso di Castel del piano; due si sono recati spontaneamente al pronto soccorso di Grosseto, di cui uno necessita di trattamento iperbarico; uno ha rifiutato il trasporto in ospedale.

L’allarme scattato ad Arcidosso dopo l’arrivo
del primo bambino al pronto soccorso

L’allarme è scattato ieri sera verso le ore 19,50 quando al pronto soccorso di Castel del Piano è arrivato un bambino di 7 anni accompagnato dai genitori con vomito e cefalea. Dopo aver rilevato l’elevata presenza di monossido di carbonio nel sangue, il piccolo è stato trasferito in codice rosso al pronto soccorso pediatrico di Grosseto allertando il personale reperibile della camera iperbarica. Subito è stata ricostruita la vicenda dal medico del punto di emergenza territoriale: il bambino era a una festa di compleanno in un’abitazione privata ad Arcidosso assieme ad altri 20 bambini circa. Dalla centrale alle ore 20.17 sono stati attivati i vigili del fuoco per un sopralluogo presso l’abitazione ed è stata allertata la centrale Cross per le maxi emergenze di Pistoia, che poi ha fornito le disponibilità di posti per trattamento iperbarico negli ospedali di Livorno, Pisa, Firenze, Genova e La Spezia.

Il trasferimento in ambulanza
con defibrillatore a bordo

Nel frattempo si sono presentati a Castel del Piano altri due bambini di 7 anni, per loro stessa diagnosi e subito trasferiti con un’ambulanza con defibrillatore a bordo al pronto soccorso pediatrico di Grosseto, che nel frattempo aveva comunicato la ricognizione posti letto pediatrici nello stesso ospedale. Alle 20.38 è arrivata alla centrale del 118 una telefonata da un mamma in viaggio in auto verso il pronto soccorso di Grosseto con due bambini di 7 anni provenienti dalla stessa festa di compleanno che accusavano cefalea e sonnolenza. Pochi minuti dopo i due bimbi sono stati presi in carico da un’ambulanza a Paganico per la somministrazione di ossigeno ad alto flusso e il trasporto al pronto soccorso.

La telefonata di una mamma
per i malesseri del figlio

Un’altra telefonata da una mamma, anche lei in viaggio verso Grosseto con il figlio di 7 anni, che accusava cefalea e sonnolenza, è stata dirottata a Paganico e affidata al personale del 118. Alle 20.55 è stato attivato l’elisoccorso Pegaso 2 che ha trasportato una squadra sanitaria a Castel del Piano, in supporto al personale sanitario del locale pronto soccorso, dove è stato attivato il piano di maxi emergenze presso. Sono stati chiamati a raccolta tutti i mezzi disponibili per l’evacuazione dei pazienti e per la copertura territoriale: immediatamente pronte tre ambulanze della Croce Rossa di Grosseto, due ambulanze della Misericordia di Grosseto, un’ambulanza della Misericordia di Arcidosso, un’ambulanza della Misericordia di Santa Fiora, un’ambulanza della Pubblica Assistenza di Sassofortino, un’ambulanza Cri di Roccalbegna, un’ambulanza Cri di Semproniano, un’ambulanza Cri di Cinigiano.

Il sopralluogo dei Vigili del fuoco
e l’emergenza

Alle ore 21.40 l’elisoccorso Pegaso è rientrato alla base per le condizioni meteo in peggioramento, iniziando a nevicare su Castel del Piano. Dal sopralluogo dei vigili del fuoco, a un’ora dall’evento, è stata confermata la presenza di monossido nel locale dove si è svolta la feste ed è stato chiesto soccorso sanitario per quattro adulti e un bambino di 18mesi. Da Roccalbegna è stata inviata un’ambulanza infermieristica che una volta giunta sul posto ha rettificato il numero dei pazienti in nove (5 adulti e 4 bambini). A supporto sono arrivate sul posto anche l’ambulanza medicalizzata di Castel del Piano in rientro da Grosseto e due ambulanze con defibrillatori per il trasporto dei pazienti presso il pronto soccorso di Castel del Piano dove è stato allestito il piano di maxi emergenza (due hanno rifiutato il trasporto e uno vi è arrivato autonomamente in un secondo momento). E’ poi iniziato il trasferimenti verso le strutture idonee a dare trattamento definitivo agli intossicati. Quattro bambini (4, 7, 10 e 11 anni) in codice rosso sono stati trasferiti al pronto soccorso pediatrico di Grosseto; quattro pazienti (due adulti e due bimbi, di 18 mesi e 7 anni, al Meyer e a Careggi); tre adulti e due bimbi, in buone condizioni generali, sono rimasti in osservazione a Castel del Piano; due adulti e un bambino si sono presentati al pronto soccorso di Grosseto e un adulto e un bambino sono stati indirizzati al trattamento iperbarico. Poco prima dell’una di notte è stato chiuso il punto di maxi emergenza a Castel del Piano per cessato allarme e gli ultimi pazienti in viaggio verso Firenze sono arrivati a destinazione alle 2.40. “La direzione aziendale della Asl Toscana sud est ringrazia tutti coloro che hanno permesso questo ottimo risultato”, si legge in una nota.

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