Anche l’ex br del commando di via Fani fa campagna per Mimmo Lucano contro Salvini

19 Dic 2018 15:02 - di Marta Lima

Il 16 marzo 1978 un commando delle Brigate Rosse rapì in via Fani a Roma il presidente della Democrazia Cristiana, Aldo Moro, uccidendo cinque uomini della scorta. Tra quei terroristi rossi c’era anche Barbara Balzerani, che guidava una Fiat 128 impegnata nell’agguato e nella strage di via Fani: già dirigente della colonna romana delle Br, prese parte a numerosi omicidi. Durante il sequestro di Aldo Moro occupò assieme a Moretti, al quale era all’epoca legata sentimentalmente, il covo brigatista di Via Gradoli 96 a Roma. Condannata e scarcerata, poco più di un anno fa la Balzerani, aveva scritto, sui social: «Chi mi ospita oltre confine per i fasti del 40ennale?», riferendosi al delitto Moro, trovando poi ospitalità presso i centri sociali fiorentini.

L’EX BR FA POLITICA

Oggi la Balzerani sulla sua pagina Fb fa “politica”, a tutti gi effetti, disattendendo l’invito dei parenti delle sue vittime a “tacere” per dignità e rispetto. L’ultima causa sposata, oltre a quella dei No Tv, è quella in difesa del modello Riace, il presunto “paradiso” dei migranti che ha però creato non pochi problemi giudiziari al sindaco Mimmo Lucano, idolo della sinistra e anche della ex Br, mai pentita ma solo “dissociata”.

L’ex terrorista rossa pubblica per intero un post del sindaco amico. «Riace non esiste più, i migranti sono andati via tutti o quasi, il paese è tornato nell’abbandono e nel silenzio. E adesso, una volta che hanno smantellato tutto, voglio vedere quale sarà il ruolo dello Stato. Quale sarà il ruolo della magistratura, della prefettura? Ripopoleranno il paese con le forze di polizia? Dov’è ora il governo? Perché ha chiuso Riace e ha lasciato in piedi un orrore come la tendopoli di San Ferdinando che andava chiusa? Io ho una sola risposta: Riace ha ribaltato il paradigma immigrazione uguale paura e disagio sociale su cui qualcuno ha costruito la sua fortuna politica. E se si è fatto in un piccolo paese della Calabria vuol dire che si poteva fare ovunque. Proprio quello che non volevano». (Mimmo Lucano)

Sotto il post, commenti entusiastici, inviti ad andare avanti, critiche al nemico di oggi, ieri Moro, adesso Matteo Salvini…

 

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