Addio alla mamma di Valentina Mela Verde, l’adolescente che non fece il ’68
La disegnatrice e illustratrice Grazia Nidasio, considerata la regina italiana del fumetto, creatrice di popolari personaggi dal tratto e dall’ironia inconfondibile come Valentina Mela Verde e la sorella Stefi è morta, nella notte di Natale, nella sua casa di Certosa di Pavia, a due passi dal celebre monumento religioso, all’età di 87 anni dopo una lunga malattia. La camera ardente è stata allestita nel suo ufficio-studio. Il suo stile grafico, dal tratto fluido ed elegante, arricchito dall’uso del colore e con le vignette non imprigionate in schemi fissi, è inconfondibile e di gradevolissimo impatto visivo. Dal 1984 al 1987 Nidasio è stata presidente dell’Associazione illustratori; dal 2000 al 2008 è stata presidente del Sindacato di categoria dei settori fumetto, illustrazione, animazione (Silf). Nata a Milano il 9 febbraio 1931, diplomata al liceo artistico e poi all’Accademia di Brera, Grazia Nidasio entrò giovanissima nello staff del settimanale “Corriere dei piccoli” come redattrice e disegnatrice, dove cominciò serie impegnative come “Alibella” (1953-62), “Gelsomino” (1954-59) e “Signorina Vanità” (1954-58); in seguito ha creato o disegnato vari personaggi come Scaramacai, Violante, il Dottor Oss e Nicoletta.