Addio ad Andrea Pinketts, il talento e l’ironia di uno scrittore di destra

20 Dic 2018 19:19 - di Corrado Vitale

È lutto nel mondo della letteratura. E in particolare in quello della cultura di destra.  È morto oggi a Milano, all’età di 57 anni, all’ospedale Niguarda, il giallista e giornalista Andrea G. Pinketts.  Malato da tempo, Pinketts, pseudonimo di Andrea Giovanni Pinchetti, era nato il 12 agosto del 1961. Tanti i libri che ha pubblicato, tra cui Ho una tresca con la tipa nella vasca edito da Mondadori nel 2014 e La capanna dello zio Rom, pubblicato dalla casa editrice di Segrate nel 2016.

Già questo ultimo  titolo rende abbastanza bene l’idea della prospettiva “politicamente scorreta” del narratore milanese. Ironia, irriverenza, spirito libero: Pinketts aveva tutti i tratti,  per così dire, “antropologici” .dello scrittore di destra. All’ambiente della destra milanese, Andrea era da sempre legato, fin da quando, negli anni Settabta, frequentava  il Fronte della Gioventù. E vale la pena ricordare che, tra le pubbliazioni in cui compariva la firma di Pinketts c’era anche. tra la fine degli anni Ottanta e i primi anni dei Novanta, il Nuovo Meridiano diretto da Franco Servello.

“Personaggio” della cultura milanese

L’origine politica di Pinketts non gli ha ostacolato il successo, almeno dagli anni Novanta in poi, quando conquistò la notorietà, diventando uno dei “personaggi” celle cultura milanese.

Impareggiabile era il modo in cui Andrea sapeva unire gusto del noir e sapore  del grottesco.  Nel corso della sua carriera, ha vinto diversi premi letterari tra cui due edizioni del Mystfest e il premio Scerbanenco e ha alternato la carriera di scrittore a quella di giornalista. Di particolare rilievo i suoi reportage per Esquire e Panorama grazie ai quali ha contribuito all’arresto di alcuni camorristi a Cattolica e all’incriminazione della setta dei Bambini di Satana a Bologna.  Un talento vero, uno spirito libero che lasciano un grande vuoto.

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Commenti

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  • Andrea 20 Dicembre 2018

    Non c’è nulla di più patetico e anacronistico nell’affermare che uno scrittore,artista,cantautore,eccetera,eccetera sia di destra o di sinistra.Il mondo cambia e francamente l’alibi dell’appartenenza politica non ha più senso e non frega a nessuno.