«A Corinaldo fu anche colpa di Sfera Ebbasta». Class action di cento ragazzi

11 Dic 2018 13:56 - di Luciano Maranza

Biglietti omaggio regalati ai pr per fare il pieno, controlli inesistenti, scarsa informazione: ce n’è per tutti i gusti, si fa per dire, nella “class action” che un centinaio di ragazzi, attraverso i propri genitori, sta preparando contro il locale “Lanterna azzurra” ma soprattutto contro gli organizzatori del concerto, Sferaebbasta compreso. Secondo Repubblica, una delegazione di familiari dei ragazzi presenti l’altra sera a Corinaldo, si è data appuntamento a Senigallia per una causa collettiva. «Nello studio dell’avvocato Corrado Canafoglia, sul lungomare di Senigallia, ci stanno il tempo di rispondere alle domande dei legali. Sono già 80 i ragazzi che hanno deciso di denunciare raccontando cosa è successo venerdì notte alla Lanterna Azzurra. Testimoni che consegnano anche fotografie e video. Materiale che finirà in un corposo esposto contro gli organizzatori del concerto di Corinaldo, contro i proprietari della discoteca e contro lo stesso Sfera Ebbasta. Secondo il legale incaricato dal gruppo, le colpe di quanto accaduto, con i sei morti e le decine di ragazzi feriti, non sono solo di chi gestiva il locale ma anche di chi aveva organizzato in quel modo l’evento. « Chiederemo ai magistrati di accertarlo. Questi ragazzi sono vittime e le loro famiglie hanno il diritto di conoscere i nomi dei responsabili», spiega l’avvocato Canafoglia, a capo di uno studio che si costituirà parte civile al processo per conto di un centinaio di persone, tra queste i familiari di alcuni dei ragazzi che alla Lanterna hanno perso la vita, dei feriti e degli adolescenti che quella notte hanno rischiato di morire.

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