Verona, la galleria realizzata dal fascismo salva la città dall’alluvione (video)
Se la piena del fiume Adige non ha invaso Verona, che ha subito danni molto limitati dal maltempo che sta mettendo in ginocchio il Nord Italia e il Veneto, lo si deve all’ opera idraulica ideata e realizzata nel 1937 dal fascismo, quando Mussolini avrebbe voluto anche utilizzarla per generare l’energia idroelettrica. Si tratta della galleria Adige-Garda, che collega il fiume e il lago partendo da Mori per arrivare fino a Torbole. Ce lo ricordano Il Corriere della Sera oltre ai siti il Dolomiti e il quotidiano l’Adige. Si tratta di dieci lunghi chilometri di galleria che permettono così di tenere a bada l’altezza del corso d’acqua. Come è successo in questi giorni, quando i tecnici hanno aperto le porte della galleria permettendo al fiume di defluire verso il lago di Garda. L’inizio dell’opera risale al 1937 e venne terminato nel 1959.
L’ingresso della galleria e lo sbocco sono entrambi in Trentino, dunque a monte di Verona. Quando l’Adige sta lì lì per esondare, l’opera permette di ridurre la bomba d’acqua che potrebbe investire Verona. Leggiamo sul sito girovagandointrentino.it, che la galleria “con i suoi 7 metri di diametro è in grado di portare fino a 500 metri cubi d’acqua al secondo dal fiume al lago, per evitare che l’eventuale piena dell’Adige crei danni eccessivi nelle zone a sud di Rovereto. Non ha funzionamento meccanico, in quanto l’acqua defluisce nel lago sfruttando i circa 100 metri di differenza d’altitudine tra l’imbocco e l’uscita”. Quando si dice le grandi opere…
Almeno copiare, mah!